Rinnovabili, la famiglia Falck cede la sua quota al fondo IIF
Il fondo infrastrutturale IIF, nato da una costola di Jp Morgan, si è accordato con la famiglia Falck per rilevare il 60% del gruppo delle rinnovabili, Falck Renweables, e promuovere un'Opa a 8,81 euro per azione. Il fondo investe con un'ottica di lungo termine e ha già chiuso diverse operazioni nel settore delle rinnovabili. L'investimento di un nuovo partner strategico consentirà a Falck Renewables di «sfruttare al meglio le opportunità di investimento che si stanno creando nel settore delle energie rinnovabili e di porsi quale operatore strategico nell'attuale contesto di mercato». Il prezzo per azione non sarà sottoposto a ulteriori variazioni derivanti dall'eventuale conversione delle obbligazioni convertibili di Falck Renewables. L'accordo, che prevede l'acquisto della partecipazione detenuta da Falck S.p.A rappresenta un premio del 29,2% rispetto al prezzo medio ponderato di Borsa degli ultimi 3 mesi e del 45,2% rispetto al prezzo medio ponderato di Borsa degli ultimi 12 mesi, e prevede specifici meccanismi contrattuali di riduzione del corrispettivo, che opereranno soltanto qualora dovessero esservi distribuzioni agli azionisti prima del closing.
A Piazza Affari, il titolo è balzato in rialzo (+14%) a 8,73 euro, avvicinandosi agli 8,81 euro riconosciuto nell'accordo avvicinandosi alla soglia dell'Offerta pubblica. L'operazione permette alla famiglia Falck di poter uscire di scena in modo trasparente, senza pregiudicare il futuro dell'azienda. «Sono molto orgoglioso per la crescita di Falck Renewables S.p.A. e il valore creato per tutti gli azionisti e gli stakeholder» ha detto Enrico Falck, presidente della società delle rinnovabili.