Non un’opera
futuristica né un progetto sulla carta, ma una grande realtà. Sono le parole
che il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, ha scelto per definire lo
stato di avanzamento dei lavori in vista di Expo 2015: «Vedere finalmente i
cantieri dove si svolgerà l’evento, i cartelli che assegnano i primi lotti e le
prime opere realizzate confermano che questa manifestazione sarà una grande opportunità
per tutto il sistema Paese».
Tra Milano, Rho e
Pero: il sopralluogo nei luoghi dell’Expo
Il ministro non solo è
convinto che questo sarà «l'Expo della ripresa dell'Italia» ma ha
anche voluto ricordare che alla Lombardia resterà un vero e proprio tesoro, «la
rete infrastrutturale che stiamo realizzando e per la quale stiamo investendo
11 miliardi e 500 milioni di euro». Alla visita ai cantieri di Expo 2015 a
Rho (Milano) hanno partecipato oltre a Lupi, il commissario straordinario per
l’Expo Giuseppe Sala, il vice sindaco di Milano con delega all’Urbanistica, Ada
De Cesaris e l’assessore regionale all’agricoltura, Gianni Fava che ha
ricordato come la Regione sia «fortemente impegnata anche sui contenuti».
Le opere e gli
investimenti
Dapprima il
commissario Sala ha ricordato che il Governo ha istituito con il decreto
Destinazione Italia il fondo unico per Expo e sbloccato per l’Esposizione 141
milioni destinati a opere a rischio. Poi ha reso noto che il Comune di Milano
ha versato alla società «15 milioni di euro di anticipo sui fondi dei 2014 e
che altri 10 milioni sono arrivati dalla Provincia». «Sulle risorse finanziarie
siamo assolutamente in linea - ha garantito il commissario straordinario per
Expo 2015 -, ben capienti».
E per «le opere che si
faranno e che dovranno essere - ha riepilogato il ministro Lupi - assolutamente
pronte per Expo 2015», c’è una lunga lista di infrastrutture: tra cui la
Brebemi, per un investimento di 1 miliardo e 867 milioni, la Tangenziale
Esterna di Milano per 1 miliardo e 899 milioni, le prime due fermate delle
linea metropolitana M4, la linea metropolitana M5 Lotto-Garibaldi-San Siro per
781 milioni, la linea metropolitana M1 di Milano per 205 milioni, il
potenziamento della linee ferroviaria con il terzo binario Gallarate-Rho per un
investimento 401 milioni, la tramvia Parco Nord-Desio-Seregno, la strada
Rho-Monza per 104 milioni, Cascina Merlata per 53,2 milioni, l’accessibilità di
Malpensa per 95 milioni.
Il caso Pedemontana
Per quel che riguarda la Pedemontana il ministro ha spiegato che
il progetto sarà diviso in due lotti, il primo dei quali «sarà realizzato in
funzione di Expo», e che al prossimo Cipe sarà votata la proposta che la
Pedemontana possa accedere alla defiscalizzazione prevista per le grandi opere
infrastrutturali. Per la seconda tranche dei lavori della Pedemontana, opera
che Lupi ha definito «l’ultimo grande asse infrastrutturale necessario alla
Lombardia», il ministro ha detto che cercherà «ulteriori risorse per
accelerarne la realizzazione».