Tra il 2006 ed il 2015 ministero del Lavoro, Inail e Inps attraverso le loro ispezioni hanno accertato contributi e premi evasi per un ammontare complessivo di circa 16 miliardi di euro e pari a 1,5 miliardi di euro ogni anno. È quanto risulta da uno studio sul lavoro "non regolare", "irregolare" e "in nero" elaborata, attraverso i dati dell'attività ispettiva, dal Servizio Politiche del Lavoro della Uil.Il tasso di irregolarità delle aziende è stato del 65,5%, 250
mila di media all'anno i lavoratori trovati irregolari; in nero
oltre il 43% degli irregolari.
Il 2015 è l'anno caratterizzato dal
minor numero di accessi ispettivi nella decade considerata (203
mila aziende ispezionate), ma con la più alta incidenza di
aziende trovate irregolari (il 67%). Segno questo, si legge
nell'indagine del Servizio Politiche del Lavoro della Uil,
coordinato dal segretario confederale Guglielmo Loy, "che il
sistema ispettivo, nel corso degli anni, è andato verso una più
efficace programmazione dell'attività ispettiva in termini di
risultati".
In particolare lo scorso anno, secondo i dati delle ispezioni
effettuate dal ministero del Lavoro sono state ispezionate solo
il 9,7% delle aziende con dipendenti presenti, le aziende
irregolari sono state il 60,3% delle ispezionate. L'edilizia il
settore con la maggiore incidenza di aziende irregolari su
quelle ispezionate (63,7%), la Liguria la Regione con la più
alta incidenza di aziende irregolari (73,5%). In nero il 53,1%
dei lavoratori trovati irregolari. Il Mezzogiorno, secondo
l'indagine l'area con la più alta incidenza di lavoratori in
nero rispetto agli irregolari (63,7%) ed in particolare la
Campania la regione con l'incidenza maggiore di lavoratori in
nero rispetto agli irregolari (77,4%).