lunedì 2 ottobre 2023
Scoperto un bacino che potrebbe contenere 140 miliardi di metri cubi di gas naturale, due volte i consumi annui dell'Italia. L'azienda punta sempre di più sul gas naturale liquefatto
Una piattaforma offshore per lo sfruttamento degli idrocarburi

Una piattaforma offshore per lo sfruttamento degli idrocarburi - Ansa

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Eni ha scoperto un nuovo bacino di gas in Indonesia. L’azienda dell’energia che ha lo Stato (tramite Cdp e ministero delle Finanze) come azionista di controllo ha annunciato di avere fatto una scoperta importante dal pozzo Geng North-1, a 85 chilometri dalla costa orientale del Kalimantan.

Secondo le prime stime, il bacino scoperto da Eni a cinque chilometri di profondità potrebbe contenere circa 140 miliardi di metri cubi di gas, pari a circa due volte i consumi annui dell’Italia, e 400 milioni di barili di condensati.

«Geng North, grazie alla sua ubicazione ed alle sue dimensioni, ha il potenziale per contribuire significativamente alla creazione di un nuovo polo di produzione nella parte settentrionale del bacino del Kutei, collegabile alle facilities di liquefazione (Lng) di Bontang» spiegano da Eni, che opera in Indonesia dal 2001 ed estrae ogni giorno dai giacimenti di Jangkrik e Merakes gas equivalente a circa 80mila barili di petrolio.

Eni ha anche spiegato che la campagna esplorativa in corso in Asia è in linea con la strategia di transizione energetica dell’azienda, che prevede di raggiungere nel 2030 a un mix di gas e gas naturale liquefatto al 60%, incrementando proprio il gas liquefatto. «L’Indonesia, e in generale l'Asia sud-orientale, rivestono un ruolo importante in questa strategia».

L'amministratore delegato, Claudio Descalzi, ha spiegato meglio la strategia dell'azienda: «Il gas continua ad essere cruciale per soddisfare la domanda di energia. Con la crisi abbiamo visto che la domanda di gas è in elastica e per di più sta crescendo. C’è ancora un gap tra la domanda e l’offerta, e la domanda sta crescendo ovunque: la Cina si sta riprendendo ma non è ancora ai livelli di un tempo, c'è l’India, e poi c'è l’Europa. Quindi la scoperta di Geng North è strategica per noi, perché è vicina a mercati in crescita; inoltre è vicina ad altre strutture che avevamo scoperto in passato, e dove ora arriviamo complessivamente a circa 10.000 miliardi di piedi cubi, che ci consentono di considerare l’avvio di un nuovo hub. Nel bacino del Kutei abbiamo già in produzione il progetto di Jankrik, molto vicino a Bontang LNG, e molto vicino a ottimi mercati come l’Indonesia, la Cina, il Vietnam e la Corea del Sud. Per questo vogliamo sviluppare la nuova scoperta molto rapidamente, è una grande opportunità per noi, per l’Indonesia e anche per il Sud-est asiatico.





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