Il parco eolico di Enel in Cile, sulla Cordillera de Talinay - Enel
La risposta di Enel alla corsa del prezzo dell’energia spinta dalle quotazioni del gas naturale è un’accelerazione degli investimenti sulle rinnovabili e un’uscita dai mercati in cui c’è meno spazio per la transizione energetica. L’amministratore delegato Francesco Starace ha presentato il Piano strategico 2023-2025 che prevede 37 miliardi di euro di investimenti con l’obiettivo principale di portare da 59 a 75 Gigawatt la capacità di produzione di energia rinnovabile del gruppo. A fine piano il 75% dell’elettricità prodotta da Enel sarà a zero emissioni.
Non è solo un obiettivo di sostenibilità ambientale. Il contrasto al cambiamento climatico è una ma non l’unica delle ragioni della strategia di Enel. Le altre sono il prezzo e la sicurezza: nel piano l’azienda scrive che disporre di più energia rinnovabile prodotta in proprio permetterà un taglio delle tariffe ai clienti nell’ordine del 20% e garantirà la sicurezza delle forniture, perché elimina il bisogno di procurarsi materia prima all’estero. Enel conta di portare dal 75% all’80% la quota di elettricità venduta a prezzo fisso, fornendo ai clienti energia a emissioni zero per il 90% della fornitura grazie alla produzione propria e accordi a lungo termine di acquisto di energia verde.
«È folle continuare a fare affidamento sulle energie fossili. Dobbiamo uscirne il più rapidamente possibile» ha ribadito Starace, poco convinto del’approccio all’energia che prevale in Europa, troppo orientato a un orizzonte di breve termine: «Il dibattito è super semplice, la Francia e l’Europa meridionale vogliono un mercato a lungo termine. I Paesi del nord non lo vogliono. C’è una forte dialettica. Penso si arriverà ad una decisione nei prossimi mesi».
Francesco Starace alla presentazione del piano 2023-2025 agli analisti - Avvenire
L’azienda che ha nel ministero dell’Economia il socio di riferimento ha scelto intanto di razionalizzare la sua presenza internazionale. Si concentrerà su sei Paesi: l’Italia, la Spagna, gli Stati Uniti, il Cile, il Brasile e la Colombia. Realizzerà in queste nazioni 19 dei 21 GW di nuova capacità rinnovabile programmata (in particolare, Enel prevede di espandere di 4,2 GW la potenza da rinnovabili in Italia). Costruirà anche un'altra fabbrica di pannelli solari su modello della 3Sun Gigafactory di Catania (la cui produzione aumenterà, passando da 200 a 3.000 MW di pannelli all’anno).