Condizionatori: i consigli di Enea per risparmiare - Ansa
Con l’estate alle porte e le bollette della luce in aumento esponenziale gli italiani cominciano a domandarsi se quest’anno potranno permettersi di accendere il condizionatore o di installarne uno. Ma risparmiare sul consumo di energia elettrica, salvaguardando al tempo stesso l'ambiente e contribuendo a ridurre la dipendenza dal gas metano russo, si può. Anche nei mesi estivi.
Enea (l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) fornisce alcune indicazioni pratiche per utilizzare in modo ottimale gli impianti di climatizzazione – si stima che in Italia il 30% delle famiglie ne abbia uno – senza rinunciare al comfort. Un insieme di misure che, unite all'installazione di modelli ad alta efficienza e di pannelli solari per produrre acqua calda sanitaria, consentirebbero di risparmiare a livello nazionale fino a 1,8 miliardi di metri cubi di gas metano all'anno, circa il 2,5% del consumo italiano nel 2021 (76 miliardi di m3).
Le misure elencate per il settore residenziale possono ritenersi valide anche per gli uffici, dove uno studio condotto da Enea in collaborazione con Assoimmobiliare evidenzia come la climatizzazione estiva costituisca il 57% dei consumi totali di energia elettrica.
Condizionatori. II primi due accorgimenti riguardano il settaggio della temperatura interna, con il termostato che va portato da 26 a 28°C, e la chiusara delle persiane quando non si è in casa. Con questi due accorgimenti si potrà ridurre fino al 50% circa il consumo di energia elettrica per la climatizzazione estiva, risparmio variabile in funzione dell'esposizione alla radiazione solare dell'abitazione. Per scongiurare la sensazione di caldo opprimente, può bastare l'attivazione della funzione "deumidificazione". Altro passaggio importante la classe energetica del condizonatore: sostituire un vecchio modello con uno più moderno dal punto di vista energetico fa risparmiare circa il 60%. L’utilizzo di timer, tecnologia inverter, la corretta collocazione degli split e la pulizia dei filtri sono altri accorgimenti indispensabili per ottenere il massimo risultato con il minimo consumo. Un altro consiglio infine è quello di valutare con attenzione alcune fonti di calore come le lampadine incadescenti che se sostiuite con quelle a led (che consumano meno energia e si surriscaldano) avrà un effetto collaterale sulla qualità dell’aria di casa.
Pannelli solari A questi tagli annui legati alla sola climatizzazione estiva (circa 115 milioni di m3 di metano), si potrebbe aggiungere il risparmio di gas di gran lunga più significativo, pari a 1,7 miliardi di metri cubi all'anno, grazie all'installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria. Questo dato è stato calcolato ipotizzandone l'installazione da parte dell'80% delle famiglie residenti in case unifamiliari, per le quali l'intervento è di semplice attuazione, e dal 20% di quelle che abitano in condominio per quasi 10 miliomi di famiglie. Il ricorso a pannelli solari termici può infatti coprire interamente il fabbisogno di una famiglia per la produzione di acqua calda sanitaria da aprile fino ad ottobre.
Occhio agli incentivi Per agevolare la sostituzione degli impianti esistenti e l'installazione di soluzioni tecnologiche ad elevata efficienza energetica, esistono varie forme di incentivo. In particolare, per l'installazione di impianti solari termici è possibile accedere al Conto Termico 2.0, alle detrazioni fiscali del 50% (bonus casa) e del 65% (ecobonus). La stessa cosa vale per l'installazione di pompe di calore, se destinate a sostituire il vecchio impianto termico. Per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici, invece, l'incentivo da considerare è il bonus casa con detrazione al 50%.