Gli ordinativi all'industria hanno registrato ad aprile un calo del 3,7% su base mensile (dal -2,7% di marzo) e del 32,2% su base annua (dal -26%). Lo rende noto l'Istat precisando che il fatturato è risultato invece invariato rispetto a marzo quando era sceso dello 0,8%, e ha segnato su base annua una flessione del 22,2% dal -22,6% del mese precedente. Il fatturato è aumentato dell'1,1% sul mercato interno ed è diminuito del 2,6% su quello estero; gliordinativi nazionali hanno registrato un calo del 4% e quelli esteri del 3%. Nel confronto degli ultimi tre mesi (febbraio-aprile) con i tre mesi immediatamente precedenti (novembre-gennaio) le variazioni congiunturali sono state pari a -7,4% per il fatturato e a -8,3% per gli ordinativi. Gli indici destagionalizzati del fatturato per raggruppamenti principali di industrie hanno segnato variazioni congiunturali positive del 3,6% per i beni strumentali; si sono invece registrate riduzioni del 2,5% per i beni intermedi, dello 0,3% per i beni di consumo (0% per quelli durevoli e -0,4% per quelli non durevoli) e dello 0,1% per l'energia. L'indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario in aprile è diminuito in termini tendenziali del 33,6% per i beni intermedi, del 29,6% per l'energia, del 14,1% per i beni strumentali e del 10,4% per i beni di consumo (- 16,5% per quelli durevoli e -9% per quelli non durevoli). Su base annua l'indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario, ha segnato aumenti nell'estrazione di minerali da cave e miniere (+6%) e nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+1,8%); le diminuzioni più significative sono state registrate nei settori della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-41,1%), della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-30,4%) e della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-30,1%). L'indice grezzo degli ordinativi è risultato in aumento nel settore della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+3,4%); le diminuzioni tendenziali più marcate hanno riguardato la fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (-44%), la metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-42,8%) e la fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-33,4%).Intanto, Eurostat annuncia che l'Italia è il Paese Ue dove è più alto il carico fiscale sul lavoro. Secondo i dati sul 2007 diffusi oggi le tasse e i contributi sociali rappresentano il 44% del costo del lavoro contro il 42,3% della Svezia e il 42,3% del Belgio.