Pensare che sfondare il tetto del
3% possa portare più crescita è profondamente sbagliato": è
la risposta del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan
all'ipotesi di una volontà italiana di non rispettare i
vincoli di bilancio comunitario. Lo ha detto al termine
dell'Ecofin a Bruxelles. "La crescita è fondamentale per
l'Italia - ha aggiunto Padoan - visto soprattutto l'onere del
debito, e la via d'uscita è la crescita, non ci sono
scorciatoie". Per crescere, ha proseguito, non ci vuole "la
bacchetta magica ma la combinazione delle riforme strutturali e
lo stimolo agli investimenti privati", continuando sulla strada
di "un risanamento della finanza pubblica favorevole alla
crescita".
Nel 2015, ha ricordato Padoan, il rapporto deficit/Pil
sarà al 2,6%. L'ipotesi di sfondare il vincolo del 3% del
rapporto deficit/Pil, ha aggiunto, "dal punto di vista della
convenienza economica produrrebbe un'immediate reazione
negativa sui mercati e questo di arriverebbe immediatamente
addosso, sarebbe un onere che non possiamo permetterci". Ma
soprattutto, ha aggiunto, "le regole vanno rispettate".
Lo "sforzo in più" che l'Europa chiede
all'Italia per ridurre il deficit strutturale dei conti pubblici non
si concreterà in una manovra aggiuntiva. Invece "ha a che fare con
l'efficacia delle misure" già decise dal governo: lo ha spiegato il
ministro dell'Economia, stamani entrando all'Ecofin. Ieri l'Eurogruppo ha esaminato le opinioni della Commissione
sulle bozze nazionali di bilancio per il 2015, sottoscrivendole e
ipotizzando che, a causa della differenza fra l'obiettivo di ridurre
dello 0,5% il deficit e l'effettiva correzione contenuta nella legge
di stabilità, stimata allo 0,1% da Bruxelles, potrebbero essere
necessarie "misure efficaci".
"Si tratta di precisare - ha detto Padoan - se l'impatto delle
misure che il governo italiano ha già adottato è effettivamente
corrispondente all'ammontare di aggiustamento di fatto già
concordato con la commissione europea, e questa non è una manovra
aggiuntiva". "Continueremo a collaborare e discutere in modo molto
produttivo con la Commissione sulla valutazione che noi e loro diamo
sulle misure già introdotte", ha aggiunto Padoan.