lunedì 8 luglio 2013
Lo ha detto il presidente Bce nella sua audizione all'Europarlamento. Ha aggiunto che «gli indicatori della fiducia hanno mostrato qualche miglioramento, benché da livelli bassi».
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"Lo stress economico e la disoccupazione giovanile" in alcuni Paesi dell'Eurozona, "sono tragedie", così Mario Draghi, presidente della Bce, nel corso della sua audizione al Parlamento europeo. Il numero uno dell'Eurotower ha spiegato come il "Portogallo sia una esempio di una situazione economica stressata", ma ha anche ricordato i progressi nell'abbassamento del rapporto debito/pil, "il consolidamento fiscale è inevitabile", ma deve combinarsi con la crescita. L'economia dell'Eurozona "si è contratta per il sesto trimestre consecutivo" e deve "ancora affrontare notevoli sfide" che possono "minare il mercato unico". Inoltre "le condizioni del mercato del lavoro restano deboli", ha detto Draghi. Inoltre ha aggiunto che "gli indicatori della fiducia hanno mostrato qualche miglioramento, benché da livelli bassi". In generale l'economia "dovrebbe stabilizzarsi e recuperare nel corso dell'anno, anche se a passo ridotto".
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