Dall'ok di Bruxelles fino alla apposita modulista non sembrano esserci ostacoli all'operatività del decreto che mette liquidità a disposizione delle imprese alla luce dei danni subiti per l'emergenza Coronavirus. Con il via libera dell'Europa, infatti, è scattato il via alla corsa ai finanziamenti garantiti al 100% per le Pmi che potranno chiedere fino a 25mila euro con una trafila burocratica snellita ad hoc. La misura, varata nel decreto credito che prevede garanzie statali fino a 400 miliardi per le imprese, ha avuto il via libera della commissione Ue ed è ora operativa.
Il modulo per la richiesta è disponibile sul sito fondidigaranzia.it, che è però risultato inaccessibile per gran parte della giornata. Per ovviare all'intoppo è stato pubblicato anche sul sito del Mise. Il documento va compilato e inviato per mail (anche non certificata) alla banca o al Confidi al quale si rivolgerà per richiedere il finanziamento che non è automatico, ma è soggetto all'approvazione dell'erogatore. "Il MiSE e Mediocredito Centrale, gestore del Fondo di Garanzia, stanno inoltre lavorando insieme all'Associazione bancaria italiana e ai principali istituti di credito per rendere attivi e disponibili, in tempi brevi, tutti i sistemi informatici e la modulistica necessaria alla richiesta di garanzia per i beneficiari delle misure, che si prevedono numerosi", spiega il ministero aggiungendo che "si sta lavorando per accelerare le istruttorie bancarie con l'obiettivo di ridurre a pochissimi giorni il tempo di attesa tra la richiesta di finanziamento e l'accredito delle somme richieste sul proprio conto corrente".
Da parte sua Abi annuncia massima collaborazione, inviando di buon mattino una circolare agli associati "vista l'estrema necessità e urgenza di darne immediata applicazione da parte delle banche". Per ridurre i tempi di attuazione del decreto, il Ministero Dello Sviluppo Economico, ricorda il titolare Stefano Patuanelli, "aveva già inviato alla Commissione Ue, ancor prima della sua approvazione, la notifica con la quale era stata richiesta l'autorizzazione ad adottare queste nuove regole di aiuti di stato. Oggi è arrivato quindi il tempestivo via libera da Bruxelles.Sappiamo che ogni giorno può essere decisivo". Per l'Ue il regime di aiuti di Stato "aiuterà le aziende a coprire il capitale circolante immediato e le esigenze di investimento in questi tempi difficili - viene evidenziato - Continuiamo a lavorare a stretto contatto con gli Stati membri per garantire che le misure di sostegno nazionali possano aiutare a mitigare gli effetti dell'epidemia di coronavirus".