“Internet è un’occasione da non lasciarsi sfuggire – ha dichiarato Giorgia Abeltino, Responsabile Relazioni istituzionali e Affari Regolamentari di Google in Italia - per la crescita della nostra economia e l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane. I giovani, nativi digitali, possono essere gli abilitatori di tali potenzialità e aiutare le imprese italiane ad abbracciare il digitale, con il loro entusiasmo e sensibilità. Grazie al progetto Distretti sul web Google intende contribuire alla modernizzazione ed alla crescita dell’economia Italiana, mettendo a fattor comune l’eccellenza italiana - rappresentata dai distretti manifatturieri - e il know-how digitale dei giovani. Ci auguriamo che questo progetto possa rappresentare un esempio positivo di integrazione dei giovani nel tessuto economico italiano e possa aiutare le piccole e medie imprese ad essere operatori attivi e consapevoli dell’era digitale”.Secondo una recente analisi condotta da Google in dieci Paesi nel mondo, nel primo semestre 2012, le ricerche su Google relative al made in Italy sono cresciute del 13% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Di rilievo la crescita dell’utilizzo dei dispositivi mobili: il 20% delle ricerche analizzate è stato effettuato proprio da smartphone e tablet. Automotive/macchine utensili e Moda sono in vetta alla classifica dei settori made in Italy più cercati sul web nei Paesi analizzati dall’indagine con il 34% di volume di ricerche generato, seguiti da Turismo, Alimentare e Arredamento. L’Alimentare si distingue come la categoria con il più alto tasso di crescita (superiore al 20%) in otto dei dieci Paesi analizzati.Il binomio export-Internet si conferma una miscela ad altissimo potenziale per il sistema-paese e in questo senso il valore dei distretti industriali diventa fondamentale. Fare sistema e creare degli hub di condivisione della conoscenza e di valorizzazione del nostro sistema produttivo potrebbe consentire all’intero sistema economico di cogliere opportunità di crescita nel mercato interno e ancora di più su scala internazionale. Le aziende attive su Internet infatti fatturano, assumono ed esportano di più e sono più produttive di quelle che su Internet non sono presenti. Le Pmi attive in rete hanno infatti registrato una crescita media dell’1,2% dei ricavi negli ultimi tre anni, rispetto a un calo del 4,5% di quelle offline e un’incidenza di vendite all’estero del 15% rispetto al 4% delle offline.Nei Paesi del G-20 l’economia Internet ha già un valore pari al 4% del Pil e contribuisce in media al 21% della crescita annua del prodotto interno lordo. Guardando al nostro Paese i valori, sebbene inferiori, mostrano un interessante potenziale di crescita: il valore generato dall’Internet economy in Italia arriverà a toccare i 63 miliardi di euro entro il 2016, con un valore pari al 3,5% del Pil.L'impatto di internet sull’economia dei diversi Paesi va ben oltre il contributo diretto al Pil. Secondo il rapporto Crescita Digitale, Internet ha infatti un impatto positivo “puro” sull’occupazione, soprattutto su quella giovanile. In media, l’aumento della diffusione di Internet del 10% comporta un aumento dell’occupazione complessiva di 0,44 punti percentuali e un aumento dell’occupazione giovanile di 1,47 punti percentuali. Il rapporto riferisce che gli effetti occupazionali di Internet si amplificano se, nel contempo, cresce il capitale umano del Paese: crescono cioè i livelli di formazione volti alla creazione di una cultura digitale e allo stesso tempo vengono implementate politiche per far crescere l'ecosistema digitale nel suo complesso.Le borse di studioÈ possibile scaricare il bando direttamente dal sito www.unimercatorum.it. I giovani selezionati riceveranno una borsa di studio del valore di 6.000 euro per la durata di 6 mesi, e, dopo un training formativo, supporteranno le imprese mettendo in evidenza le opportunità offerte dal web ed elaborando una strategia per aiutarle a sviluppare la propria presenza online. Per poter accedere alla selezione, laureandi e neolaureati dovranno dimostrare di avere competenze di economia, marketing e management, competenze digitali, orientate al web marketing e una conoscenza del territorio e del contesto economico-sociale del distretto nel quale si candideranno a operare.
Il progetto intende formare giovani laureandi o neolaureati in grado di favorire la digitalizzazione delle piccole e medie imprese. Google mette a disposizione 120mila euro.
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