Il tasso di disoccupazione scende ma la situazione per i giovani resta immutata, anzi peggiora. I dati che arrivano sul mondo del lavoro lasciano l'amaro in bocca. In Italia come in Europa l'emergenza giovani resta elevatissima.
In Italia il tasso di disoccupazione ad ottobre
di quest'anno si attesta all'11,5%, toccando i minimi da quasi
tre anni, ovvero dal dicembre del 2012. Il tasso di disoccupazione giovanile
tra i 15 e i 24 anni ad ottobre sale però al 39,8%, in aumento di 0,3
punti percentuali su base mensile, mentre scende di 1,2 punti su
base annua. Lo rileva l'Istat, che spiega come la fascia più colpita
sia però quella che va da 34 a 49 anni, che nell'ultimo triennio
hanno registrato un calo dell'occupazione del 4,4%, ovvero di
450mila unità. Il mese di ottobre segna il secondo calo consecutivo degli occupati (-39mila unità rispetto a settembre, flessione
determinata da lavoratori autonomi), mentre su base annua
l'occupazione cresce: +75 mila persone. Nel terzo trimestre del
2015 il Pil è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre
precedente e dello 0,8% nei confronti del terzo trimestre del
2014. Lo rileva l'Istat, confermando la stima congiunturale ma
rivedendo il dato tendenziale al ribasso (da +0,9%).
Situazione simile in Europa. La disoccupazione nella zona euro
scende a ottobre a 10,7%, dal 10,8% di Settembre, facendo
registrare il tasso più basso da gennaio 2012. Lo comunica
Eurostat. Il tasso di disoccupazione più basso è in Germania (4,5%) e a Malta (5,1%), il
più alto in Grecia (24,6%) e Spagna (21,6%).
La disoccupazione giovanile resta il vero problema, anche nella zona euro. A ottobre tocca il 22,3%, in risalita
dal 22,2% di agosto e settembre e 22,1% di luglio. L'Italia con il 39,8% ha il quarto tasso più elevato
dei 19 Paesi euro dopo Grecia (47,9%), Spagna (47,7%) e Croazia
(43,1%).