Da lunedì 23 maggio saranno online i modelli per la dichiarazione dei redditi precompilati dall’Agenzia delle entrate. Da quando il Fisco ha messo a disposizione le dichiarazioni precompilate 730 e Redditi, sono sempre più numerosi i contribuenti che hanno scelto di invitare direttamente i modelli già pronti all’Agenzia delle Entrate: dagli 1,4 milioni del 2015 sono saliti a 4,2 milioni nel 2021. Nel 22,35%dei casi, i contribuenti inviano la dichiarazione precompilata senza fare modifiche.
Per consultare la propria dichiarazione precompilata occorre accedere al sito preparato dall’Agenzia delle Entrate attraverso la Spid, la Carta d’identità elettronica o la Carta nazionale dei servizi. Da quest’anno è possibile anche affidare a un familiare o un’altra persona di fiducia l’invio della propria dichiarazione: una novità introdotta per agevolare tutti quei contribuenti che non possono gestire direttamente l’adempimento. A disposizione anche una guida con tutti i passaggi da seguire.
Nella precompilata si trovano tutte le informazioni fiscali raccolte automaticamente dall’Agenzia delle entrate (che ha inserito 1,2 miliardi di dati quest’anno): sia sul lato dei redditi che di eventuali detrazioni (comprese le spese mediche). È possibile integrare quelle informazioni e inviare il tutto a partire dal prossimo 31 maggio. La stagione dichiarativa 2022 si chiuderà il 30 settembre per chi presenta il 730 e il 30 novembre per chi invece utilizza l’applicazione Redditi web.
«La dichiarazione precompilata – ha detto il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini – si arricchisce ogni anno di ulteriori dati a conoscenza dell’Agenzia delle Entrate e si conferma un’utile semplificazione: infatti non solo facilita gli adempimenti, ma rappresenta anche una garanzia per il contribuente. Ad esempio, la raccolta automatizzata delle spese detraibili permette di avere consapevolezza delle agevolazioni spettanti, evitando così che alcune opportunità offerte dalla normativa non vengano colte. I numeri dimostrano la crescente familiarità dei cittadini con questo strumento, che fino a pochi anni fa appariva impensabile».