La Commissione europea ha varato un piano di rilancio dell'economia da 200 miliardi di euro. Lo ha annunciato il presidente della Commissione, Josè Manuel Barroso, precisando che si tratta della «migliore risposta possibile a una crisi senza precedenti». Barroso ha specificato che sul totale di 200 miliardi di euro, 170 miliardi arriveranno dagli Stati nazionali mentre 30 miliardi saranno garantiti dalle istituzioni comunitarie.Barroso ha poi spiegato che «stiamo affrontando un piano fiscale basato su provvedimenti coordinati dei singoli stati membri ma adeguati alla situazione economica di ciascuno di essi».Il Presidente della commissione ha sottolineato che le misure saranno a «breve termine» ma «verranno scortate da provvedimenti a medio termine». Per Barroso «l'Europa deve agire ora in maniera concertata per assicurarsi il futuro». Per questo «riorganizzeremo iniziative a sostegno dell'occupazione, faciliteremo la vita delle aziende e dell'imprenditorialità, promuoveremo l'assorbimento dei prodotti verdi, svilupperemo le energie pulite nell'edilizia e l'adsl per tutti». Oggi - ha aggiunto - «disponiamo di un quadro all'interno del quale le singole azioni degli stati membri possono collocarsi. La situazione è difficile, seria, ma il pessimismo va molto di moda specialmente a livello intellettuale. Ma noi possiamo cambiare le cose in maniere decisa e coordinata non solo in Europa ma nel resto del mondo».
Misure per auto, energia, Adsl. A favore dell'auto, la Commissione Europea prevede «4 mld di prestiti della Bei a favore dell'auto pulita, insieme a garanzie dei prestiti che riguardano tuttavia anche altri settori industriali». L'obiettivo, secondo quanto precisa il presidente Barroso è «un industria dell'auto moderna ed ecocompatibile». Il presidente della Commissione Europea boccia invece «le iniziative annunciate in altre parti del mondo che sono contrarie alle regole del Wto», e rappresentano «programmi industriali fuori moda».Inoltre Barroso ha annunciato che l'esecutivo proporrà di destinare risorse aggiuntive per 5 miliardi di euro per gli anni 2009 e 2010 ai programmi per l'interconnessione energetica e per i progetti di infrastrutture per la banda larga. Le risorse sono state individuate tra i residui di bilancio non utilizzati.
Borse, risposta negativa. La risposta della Ue alla crisi non ha convinto però i mercati del Vecchio Continente che procedono all'insegna del rosso. Alle 14 Londra perdeva l'1,73%, Parigi è in calo del 2,14% e Francoforte arretra dell'1,39%. In rosso anche Piazza Affari che cede l'1,49% al termine di una mattinata all'insegna della volatilità.