Suolo e acqua rappresentano le risorse naturali che più di altre meritano di essere salvaguardate. Se ne rendono conto al Mipaaf, il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Nelle prossime settimane, infatti, verranno avviati lavori nel settore delle infrastrutture irrigue per circa 500 milioni di euro. Lo ha annunciato la ministra Teresa Bellanova nella presentazione del programma della Strategia nazionale sul risparmio idrico e la lotta al dissesto idrogeologico. «Quello che presentiamo oggi è una manutenzione importante delle infrastrutture irrigue perché noi riteniamo che questo Paese abbia bisogno di intervenire per dare servizi sempre più efficienti alle persone e alle imprese e per riattivare la crescita», ha spiegato la ministra.
Nella Sala Nassirya del Comando Carabinieri per la tutela agroalimentare - alla presenza di Francesco Vincenzo, presidente di Anbi (Associazione nazionale bonifiche irrigazioni) e i rappresentanti di diversi Consorzi - oltre alla presentazione della Strategia complessiva, che esemplifica il ruolo rilevante e sempre più centrale dell'agricoltura nell'ambito del New Green Deal, sono stati presentati i più rilevanti progetti in corso di attuazione finalizzati alla realizzazione di infrastrutture strategiche nel settore dell'irrigazione, della bonifica idraulica e della prevenzione del dissesto idrogeologico, e il Piano dei lavori previsti per il 2020. Una programmazione imponente, rilevante sul versante dell'investimento economico quanto su quello della quantità e qualità dei progetti in atto. Sono inoltre stati illustrati la Banca dati Investimenti Irrigui e il Sistema Informativo nazionale per la gestione della risorsa idrica in agricoltura, data base nazionale unico di riferimento per la raccolta dati e informazioni sull'uso irriguo dell'acqua a scala nazionale.
«Oggi - ha aggiunto Bellanova - parliamo di progetti già cantierabili per il 2020. Questo è il segnale importante che vogliamo dare a questo Paese». Bellanova ha poi ricordato che «in Italia ci sono oltre 120 miliardi di euro destinati a opere grandi e piccole che possono essere in gran parte cantierabili e quindi bisogna attivarsi. Ora dobbiamo concentrarci su come ridare a questo Paese la possibilità di avere quelle infrastrutture e la manutenzione di quelle esistenti per mettere in sicurezza il territorio e dare servizi efficienti ai cittadini e alle imprese».
Dal 1995 a oggi, i danni subiti dal settore agricolo a seguito delle diverse siccità ammontano a oltre 15 miliardi di euro. Emilia Romagna, Puglia, Sardegna e Sicilia le regioni più colpite. Nel biennio 2018/2019, inoltre, sono stati finanziati 67 progetti nel settore della bonifica idraulica e del risparmio idrico in agricoltura per complessivi 629 milioni di euro.