Al via i saldi. Dal 2 gennaio è scattata la partenza ufficiale per gli sconti nelle principali città italiane: ai posti di blocco Roma, Milano, Napoli, Bologna e Venezia. Presto i ribassi si estenderanno lungo tutto il territorio nazionale: il calendario quest'anno, infatti, è stato anticipato e, così, finiti i festeggiamenti parte subito la corsa all"affare'. Le ultime stime vedono rosa: per Confesercenti gli italiani spenderanno oltre 8 miliardi, ovvero 340 euro a famiglia. Meno ottimisti i consumatori, che annunciano una partecipazione in calo a confronto con il 2009. Così per cercare di sconfiggere la crisi e un Natale freddo sul fronte dei consumi quest'anno si gioca d'anticipo. L'inizio dei saldi è stato, infatti, spostato avanti di un giorno: la scorsa stagione invernale degli sconti scattava il 3 gennaio, mentre il giorno dopo Capodanno faceva d'assaggio, con ribassi solo a Potenza, Triste e Napoli. Ma per la gran parte delle associazioni dei consumatori l'accelerazione non basta: per non rischiare il flop il taglio dei prezzi doveva essere spostato ancora più avanti. Le ultime previsioni dei commercianti, però, sono piuttosto favorevoli.Secondo Confesercenti gli italiani sborseranno 8,2 miliardi, una cifra in rialzo rispetto alle diverse previsioni messe a punto nei giorni precedenti. Secondo l'organizzazione il 'bottino' dovrebbe essere maggiore visto che "negli ultimi giorni il maltempo ha avversato acquisti ed attività commerciali". Gli italiani tireranno fuori il portafoglio soprattutto per rifarsi il guardaroba: l'80% della spesa complessiva, ovvero 6,5 miliardi, sarà dedicata ad acquisti per vestiti e calzature. Quindi, ogni famiglia spenderà in media 340 euro, di cui 270 euro per scarpe, cappotti, maglie e altri capi d'abbigliamento.Oggi saranno prese d'assalto, sopratutto, le vie principali delle grandi città: sempre per Confesercenti, il 24% degli italiani comprerà nei negozi del centro e solo il 20% si riverserà nei centri commerciali, mentre il 27% acquisterà dove capita. Di diversa opinione Federconsumatori e Adusbef, che avvertono: solo il 45% delle famiglie approfitterà dei saldi per comprare e si registererà una riduzione della spesa pari al 5% rispetto al 2009. Così il giro d'affari per i negozianti si fermerà a quota 3 miliardi e 257 milioni, quasi pari a un terzo di quanto stimato da Confesercenti.
Confcommercio: «7 italiani su 10 ne approfitteranno». Il 69,3% dei consumatori approfittera' dei saldi; il 58,9% da' molta importanza al periodo dei saldi e soprattutto le donne sono propense ad attenderli per acquistare un articolo al quale ''stavano pensando da tempo''. Il 59,4% si sente molto tutelato ''come consumatore'' facendo un acquisto in saldo: la percentuale e' cresciuta in 2 anni del 20,7%. Questi i dati piu' significativi del sondaggio Confcommercio-Format sui saldi invernali 2010.
Il 67,4% ha dichiarato di attendere i saldi per acquistare ''qualsiasi tipo di prodotto'', mentre scende la quota di chi attende gli sconti solo per acquistare prodotti griffati o comunque di marca, dal 49% al 32,6%. L'abbigliamento fa sempre la parte del leone registrando il 97,1% di preferenze, seguono le calzature con il 76,5%, la biancheria intima 39,4%, gli accessori come i guanti, le cinte, le scarpe, i cappelli, con il 34,3%. Il 68,4% degli intervistati spendera' tra i 100 e i 300 euro per un capo con lo sconto, in particolare le donne, i giovani tra i 18 e i 24 anni e coloro che hanno piu' di 64 anni; gli uomini invece spenderanno di piu', fino a 400 euro, soprattutto quelli del Nord Est e del Centro Italia. La qualita' dei prodotti venduti a saldo e' buona per il 91,6% e l'82,4% e' soddisfatto della varieta' di merce proposta dai negozi; e se per l'83,5% dei consumatori la qualita' viene prima di tutto, c'e' un 16,5% che invece attribuisce importanza maggiore al prezzo.