Il fabbisogno del settore statale chiude il 2008 a quota 52,9 miliardi, in deciso rialzo rispetto ai 26,5 miliardi del 2007: bisogna tornare indietro di tre anni e risalire al 2005 per trovare un risultato peggiore. Il dato è più elevato anche rispetto all'ultima stima ufficiale di 45,2 miliardi pubblicata nella Relazione previsionale e programmatica per il 2009.
In compenso a dicembre il fabbisogno del settore statale ha registrato un avanzo di 2,9 miliardi di euro. Il differenziale tra il fabbisogno del 2008, che si è attestato a 52,9 miliardi, e le stime della Relazione Previsionale e Programmatica, fissate a 45,2 miliardi, è dovuto agli effetti della crisi finanziaria ma avrà impatti limitati sul deficit pubblico. Lo sostiene il ministero dell'Economia nel comunicato con il quale ha diffuso i dati di fabbisogno del 2008. «Il differenziale di cui sopra - afferma il ministero dell'Economia - prodotto congiuntamente dal ciclo economico negativo e dalle corrispondenti politiche di liquidita' ha comunque un impatto sostanzialmente marginale sull'indebitamento rilevante er il calcolo dei parametri europei».
Tremonti: rispettati impegni con Europa. «'In base ai dati oggi disponibili, i conti di chiusura dell'esercizio 2008 sono pienamente in linea con gli impegni assunti in Europa dalla Repubblica italiana. E' questa una ragione di fiducia per i cittadini e di orgoglio per il Governo»'. Così il ministro dell'Economia Giulio Tremonti commenta il dato del fabbisogno per il 2008.