Le vendite al dettaglio segnano ancora un calo, perdendo a luglio lo 0,3% su giugno e lo 0,9% rispetto a 12 mesi prima. In termini tendenziali le vendite sono così in diminuzione da più di un anno, registrando il tredicesimo calo consecutivo. Lo rileva l'Istat. A pesare è soprattutto il settore non alimentare. La diminuzione congiunturale dell'indice destagionalizzato, valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi, è il risultato di una contrazione delle vendite alimentari (-0,1%) e di un calo, ancora più forte, per il resto (-0,3%). Invece su base annua i prodotti della tavola reggono (+0,2%), al contrario del no food (-1,6%). Guardando al risultato complessivo dei primi sette mesi del 2013 i dati restano nettamente negativi, nel complesso le vendite cedono su base annua il 2,6% (-1,6% gli alimentari, -3,3% il resto).Tornando a luglio, si rilevano perdite sia per la grande distribuzione (-0,4% tendenziale) che per i piccoli negozi (-1,2%). In particolare, analizzando i prodotti non alimentari, l'Istat registra tutti cali ad eccezione del gruppo prodotti di profumeria (+0,4%). Le flessioni di maggiore entità riguardano elettrodomestici, radio, tv e registratori (-4,5%) e cartoleria, libri, giornali, riviste (-3,4%).