martedì 13 luglio 2021
Si chiama "We belong to sustainability" ed è stato realizzato in collaborazione con Open Impact e Obiettivo Cinque
I partecipanti all'evento sulla sostenibilità

I partecipanti all'evento sulla sostenibilità - Comin & Partners

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Generare valore, rafforzare la reputazione e aumentare la competitività misurando l’impatto sociale e ambientale. Sono questi gli obiettivi di We belong to sustainability, il nuovo progetto di Comin & Partners, società di consulenza strategica e relazioni istituzionali, in collaborazione con Open Impact, start up innovativa che misura l'impatto sociale di imprese e politiche pubbliche, e Obiettivo Cinque, società di consulenza che valorizza la parità di genere come asset d’impresa. Il progetto è stato presentato nel corso di un evento on line a cui sono intervenuti Chiara Braga, presidente Intergruppo parlamentare Sviluppo Sostenibile, Giulio Lo Iacono, coordinatore operativo Asvis, Lavinia Pastore, Fondatrice Open Impact e ricercatrice Università di Roma “Tor Vergata”, Fulvia Astolfi, fondatrice di Obiettivo Cinque e presidente di European Women’s Management Development (Ewmd) Roma , insieme con Gianluca Comin, presidente di Comin & Partners ed Elena Di Giovanni, vicepresidente di Comin & Partners, che si è sempre occupata di sostenibilità.

«Sostenibilità, parità di genere e digitalizzazione saranno i pillar del post-pandemia – ha commentato Elena Di Giovanni – a testimonianza di un vero e proprio cambiamento culturale che oggi più che mai mette finalmente al centro l’impegno etico e sociale degli individui, delle aziende e delle istituzioni. La sostenibilità è sempre più riconosciuta come asset chiave per essere competitivi e superare le crisi. Supportare le imprese nell’affrontare l’impegno in ambito etico in ambito economico, sociale e ambientale diventa perciò essenziale sia in termini di competitività nel mercato sia in ottica di reputazione e trasparenza per tutti gli stakeholder».

L’evento, che è partito dall’analisi del contesto attuale e degli obiettivi che il Paese si è dato nell’ottica della ripartenza e del Recovery Fund, ha approfondito quanto imprese e istituzioni debbano dotarsi di obiettivi a medio e lungo termine, pianificare e rendicontare il loro impegno in ambiti non finanziari e individuare strumenti e best practice a cui ispirarsi. La sostenibilità, cardine del Pnrr-Piano di ripresa e resilienza, può essere reale solo se affiancata alla trasparenza e al rigore gestionale, per generare un impatto positivo di lungo periodo. La sostenibilità è diventata ormai parte integrante del lessico delle imprese e delle istituzioni: le aziende oggi si valutano sia per la loro capacità di generare profitto, ma anche attraverso risultati etici, come l’inclusione sociale, la parità di genere, la tutela delle diversità o la protezione dell’ambiente. Da una parte, la pandemia ha rafforzato un nuovo ruolo della responsabilità sociale, non più intesa come “green”, ma come l’insieme delle strategie volte a rispondere alle sfide sociali, economiche ed ambientali. Dall’altra, le istituzioni hanno sempre più la necessità di verificare l’impatto delle loro politiche e degli investimenti che favoriscono, soprattutto nel periodo in cui dovrà essere gestito il Pnrr.

Grazie al supporto di Open Impact, impegnata nella promozione della cultura dell’impatto e della sostenibilità, potranno essere avviate strategie, strumenti e soluzioni predittivi e analitici. Con Obiettivo Cinque, invece, sarà possibile approfondire in modo concreto le soluzioni da introdurre per una più compiuta parità di genere in ogni aspetto della società, e quindi delle imprese e delle istituzioni.

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