Se per l’acquisto di un’auto anche la scelta del motore ha un suo peso, occorrerà ricordarsi che il presente (ma anche il futuro) sotto al cofano è a tre cilindri. Per ridurre le emissioni di CO2 e produrre modelli che consumino sempre meno, i costruttori si stanno convertendo alla nuova “alchimia” di propulsori leggeri, compatti e, soprattutto, con un cilindro in meno. Una scelta di downsizing che è anche obbligata, dal momento che l’Unione Europea ha imposto che entro il 2020 l’emissione media di CO2 della gamma di ogni costruttore non dovrà superare i 95 g/km.
Non è certo una novità, visto che in questi ultimi anni il motore a tre cilindri è stato ospitato nel cofano di auto come la Smart o le Toyota Aygo e Yaris. Ma la formula sta dilagando ovunque. Citroen in particolare sulla sua nuova C4 ha introdotto una motorizzazione a tre cilindri turbo di 1.2 litri, denominata e-THP 130, in grado di conciliare prestazioni elevate e bassi consumi: 20,8 km/litro secondo i dati forniti dal marchio francese a fronte comunque di quasi 200 km/h di velocità massima. Nessuna rinuncia dunque. Questo propulsore è tra l’altro il primo benzina del Gruppo PSA a rispettare la normativa Euro6 e potrebbe diventare un'arma in più per il costruttore francese nel segmento anche per lanciare definitivamente la seconda generazione della C4 che dal lancio del 2010 ad oggi ha venduto ben 480 mila unità.
Ma il tre cilindri ha già fatto il suo esordio anche su vetture di taglia più “forte”: Ford lo propone sulla nuova Focus e presto anche sulla Mondeo, mentre Volkswagen lo ha scelto per tutte le nuove Polo che debuttano sul mercato in questi giorni. Opel li monta sulla Adam Rocks, ma il tre cilindri romba anche sotto il cofano di molte Renault, Kia, Hyundai, ed ora anche Mini e Bmw.
Il motivo è semplice. I piccoli motori di ultima generazione sono progettati per ridurre al minimo le vibrazioni e, grazie all’iniezione diretta ed eventualmente ad un piccolo turbo, offrono ottime prestazioni e un discreto divertimento alla guida. Secondo le previsioni degli analisti, la diffusione dei tre cilindri a livello mondiale dovrebbe triplicare da qui al 2020.