L'ufficio nazionale di statistica cinese (Nbs) ha abbassato al 7,3% dal precedente 7,4% la crescita del Pil del 2014. Il prodotto interno lordo rivisto l'anno scorso è stato infatti pari 63,61 trilioni di yuan (10 trilioni di dollari), in calo di 32,4 miliardi di yuan.Le industrie primarie hanno rappresentato il 9,2 per cento della struttura Pil, valore invariato rispetto al calcolo preliminare. Il settore secondario ha rappresentato il 42,7 per cento del Pil, in crescita di 0,1 punti percentuali rispetto al calcolo preliminare, mentre il settore terziario ha rappresentato il 48,1 per cento, in calo di 0,1 punti percentuali dalle statistiche precedenti.L'anno scorso ha segnato così per l'economia cinese la più debole espansione annuale da 24 anni a causa di un rallentamento dei prezzi degli alloggi, un calo della domanda interna e delle esportazioni, e con una crescita rallentata al 7 per cento nella prima metà del 2015, il Paese si prepara ad una "nuova normalità" con un periodo di crescita più lento ma di più elevata qualità. In un messaggio per rassicurare il mercato, la National development and reform commission ha ribadito che la seconda economia più grande del mondo si sta stabilizzando, citando la stabilizzazione del trasporto ferroviario di merci e un mercato immobiliare in riscaldamento come prova per il miglioramento.