Uno dei treni a idrogeni di Alstom che Fnm userà nelle sue tratte
Snam proporrà agli azionisti di inserire la transizione energetica nello Statuto dell’azienda. Il consiglio di amministrazione della società che controlla l’infrastruttura italiana per la distribuzione del metano ha proposto di inserire nello Statuto il “corporate purpose”, cioè l’obiettivo sociale dell’impresa: «L’impegno della società a favorire la transizione energetica verso forme di utilizzo delle risorse e delle fonti di energia compatibili con la tutela dell’ambiente e la progressiva decarbonizzazione».
Il cambio dello statuto, che gli azionisti voteranno il 2 febbraio, si inserisce nel percorso intrapreso dall’azienda verso l’uso di fonti di energia alternative a quelle prodotte da fonti fossili, in particolare l’idrogeno. Il piano strategico 2020-2024 presentato a novembre prevede la neutralità carbonica per le attività di Snam entro il 2040.
Il consiglio di amministrazione ha anche proposto di inserire nello Statuto a fianco del core busines delle attività regolate di trasporto, stoccaggio e rigassificazione anche quelle di trasporto e gestione delle energie rinnovabili (come biometano e idrogeno), la realizzazione e gestione di impianti connessi alla mobilità sostenibile e l’efficienza energetica.
Un’altra modifica, che adegua lo Statuto alle nuove regole per la composizione dei Cda previste dalla Legge di Bilancio 2020, indica che almeno due quinti del consiglio di amministrazione devono essere riservate al genere meno rappresentato.
Proprio oggi Snam ha annunciato un nuovo accordo per lo sviluppo di mobilità green: un memorandum d’intesa con Fnm e A2A per «studiare modalità di fornitura e rifornimento di idrogeno da fonti rinnovabili e dal recupero di materia per alimentare i nuovi treni della linea Brescia-Iseo-Edolo annunciati da FNM e Trenord lo scorso 26 novembre».