Dopo anni di tensioni e guerre economiche, con dazi e ritorsioni fra Stati Uniti ed Europa l'industria aerea vede il momento di svolta. Infatti Airbus ha annunciato un accordo con i governi di Francia e Spagna per modificare i termini delle sovvenzioni concesse per lo sviluppo del velivolo A350. Lo ha comunica l’azienda mentre una nota di Bruxelles sottolinea come con questa mossa “l’Unione europea e gli Stati membri interessati - Francia, Spagna e Germania - sono pienamente conformi alle sentenze dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) nel caso Airbus. E questo rimuove qualsiasi motivazione al mantenimento da parte degli Stati Uniti delle loro contromisure sulle esportazioni dell'Ue".
Airbus ha sottolineato come i dazi imposti da Washington stiano attualmente danneggiando tutti i settori industriali interessati, comprese le compagnie aeree statunitensi, complicando uno scenario molto difficile a causa della pandemia. Il commissario Ue al Commercio, Phil Hogan, ha ricordato come "i dazi ingiustificati sui prodotti europei non sono accettabili e, a causa della conformità nel caso Airbus, insistiamo affinché gli Stati Uniti li rimuovano. L’Ue – ha aggiunto - ha avanzato proposte specifiche per raggiungere una soluzione negoziata per le controversie transatlantiche e rimane aperta a collaborare con gli Stati Uniti per definire una soluzione equa ed equilibrata, anche sulle future normative sui sussidi nel settore aeronautico".
L'Unione europea ribadisce di essere "fortemente impegnata nella risoluzione negoziata" della disputa che è la più lunga nella storia del Wto valutando "che sia nell'interesse reciproco dell'Ue e degli Stati Uniti interrompere i dazi che gravano inutilmente sulle nostre industrie e sui settori agricoli". Hogan ha peraltro sottolineato come "in assenza di una soluzione, l'Ue è pronta a avvalersi pienamente dei propri sanzionatori" visto che il Wto "emetterà in tempi brevi la sua decisione arbitrale nel caso parallele su determinati sussidi illegali alla Boeing". Nel caso gli Usa mantenessero i dazi sulle esportazioni europee per 7,5 miliardi di dollari o li aumentassero o estendessero a nuovi prodotti, l’Unione agirà per esercitare i propri diritti, sulla base delle relative autorizzazioni del Wto. La mossa odierna giunge dieci mesi dopo che il Wto aveva autorizzato gli Usa ad adottare contromisure contro le esportazioni europee. Washington, peraltro, aveva imposto ulteriori dazi il 18 ottobre 2019.