Reuters
Va peggio del previsto la produzione industriale in Europa. L’indice dei responsabili degli acquisti (Purchasing managers'index, Pmi) del settore manifatturiero della zona euro di maggio è infatti a un livello di 44,6 punti, contro una previsione di 46,2 e i 45,8 punti di aprile. Questo mentre il Pmi del settore servizi è invece a quota 55,9 rispetto a una stima di 55,6 e ai 56,2 punti di aprile. Il comparto manifatturiero zavorra dunque l'andamento economico dell'Eurozona, con un indice Pmi composito calcolato da S&P Global attestatosi a 53,3 punti, contro i 54,1 di aprile, sui minimi da 3 mesi.
In Germania l’indice Pmi del settore manifatturiero è a 42,9 punti, contro una previsione di 45 e i 44,5 punti di aprile. Fuori dall’Ue male l’attivita' manifatturiera anche nel Regno Unito, a 46,9 punti dai 47,8 di aprile, al di sotto delle stime degli analisti (48). In Giappone l'indice Pmi manifatturiero è salito invece a un massimo di otto mesi di 50,8 punti nel mese di maggio da un valore finale di 49,5 nel mese precedente. Si è trattato della prima espansione dell'attività industriale dallo scorso ottobre, in quanto la ripresa post-Covid ha guadagnato trazione, con sia i nuovi ordini che la produzione che sono tornati in territorio di espansione per la prima volta dallo scorso giugno e al ritmo più veloce degli ultimi 13 mesi.