venerdì 27 gennaio 2012
Il Tesoro ha collocato 8 miliardi di titoli di Stato a sei mesi con un tasso dell'1,969, il più basso da maggio 2011. Dimezzati rispetto all'asta di dicembre. Milano in linea con le altre piazze europee appesantite nel pomeriggio dai dati Usa deludenti sull'andamento dell'economia.
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Il tasso dei Bot semestrali è sceso sotto il 2% nell'asta odierna, dove sono stati collocati 11 miliardi di titoli all'1,969%. E' la prima volta dal giugno scorso che il rendimento scende sotto il 2% (era 1,998%) mentre per trovare un tasso inferiore bisogna tornare a maggio (era 1,664%).Il Tesoro ha ricevuto dagli investitori una domanda per oltre 15 miliardi sui Bot semestrali e flessibili (331 giorni) oggi offerti, a fronte dell'obiettivo di 11 miliardi che si era prefissato di mettere sul mercato. Il rapporto fra domanda e offerta sul Bot semestrale è tuttavia rallentato a 1,35 da 1,69 dello scorso 28 dicembre.I tassi sui titoli di Stato italiani sono in deciso calo dopo il buon esito dell'asta sui Bot. Lo spread decennale è decisamente arretrato avvicinandosi ai 400 punti base e alle 11,45 viaggia al 408 punti base.Chiusura di seduta in calo per la Borsa valori, in linea con le altre piazze europee appesantite nel pomeriggio dai dati Usa deludenti sull'andamento dell'economia. L'indice Ftse Mib segna un -1,02%, a 15.946 punti, All Share -1,06%. Giù Fiat e le banche, male Fonsai, brilla Ferragamo. Prese di beneficio diffuse e clima di prudenza per Piazza Affari al termine di una settimana comunque positiva. Il mercato ha accolto con soddisfazione in mattinata l'esito dell'asta dei Bot, collocati con tassi al di sotto del 2%. Bene lo spread, sceso qualche frazione sotto i 400 punti. Meno soddisfacenti le notizie sul fronte europeo: mentre dalla Grecia è atteso un accordo, che potrebbe maturare nel weekend, sulla ristrutturazione del debito, vacilla il Portogallo, con il rendimento dei titoli decennali arrivato al massimo storico.Nel primo pomeriggio la notizia negativa sul Pil Usa del quarto trimestre, salito ma al di sotto delle aspettative, che ha finito per condizionare tutti i mercati; male anche alcune trimestrali, come Ford e Procter & Gamble. Unicredit chiude con un calo del 4,50% nell'ultimo giorno dell'aumento di capitale. Intesa tienecon un -0,69%, giù invece Monte Paschi (-3,34%), Bpm (-3,43%) e Banco Popolare (-2,79%). Cede Fonsai (-6,72%) dopo le ultime e indiscrezioni che parlano di un aumento di capitale più robusto di quello inizialmente preventivato. Debole Unipol (-3,03%), per cui le voci indicano un aumento da oltre un miliardo.Fiat chiude con un ribasso del 4,26%, frutto del calo del settore auto. Giù anche Fiat Industrial e Pirelli. BeneFinmeccanica (+0,84%) e Ansaldo (+1,48%). Nel lusso, balzo di Ferragamo (+7,19%) dopo l'aumento deiricavi del 26% nel 2011, su anche Tod's (+2,36%). Tra le altre blue chip rialzi per St (+1,89%). Nell'energia Enel Gp +0,78% dopo i primi dati di bilancio, Snam +0,52%.
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