giovedì 28 maggio 2015
​Borse in calo dopo la smentita di un'intesa a portata di mano. Lagarde: stiamo lavorando, ma c'è ancora strada da fare. L'allarme della Bce: ripercussioni su altri paesi.
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Le borse europee sono in moderato calo in avvio di seduta, ritracciando dai guadagni pomeridiani di ieri ora che l'euforia per un possibile accordo tra la Grecia e i suoi creditori è svanita. Ieri il rally era partito sulla notizia, data da una fonte greca, che le parti erano arrivate a discutere una bozza di accordo a livello tecnico, ma oggi il direttore dell'Fmi Christine Lagarde ha detto che non c'è stato alcun progresso sostanziale e che c'è ancora molto lavoro da fare. 'Stiamo lavorando - ha detto - per una soluzione per la Grecia e non direi che abbiamo ancora raggiunto risultati sostanzialì. Il governo greco sta studiando la possibilità di offrire un'amnistia a tutti gli evasori fiscali - anche coloro che sono sotto inchiesta da parte delle autorità giudiziarie - derubricando reati fiscali. Il Wall Street Journal, in un lungo editoriale a firma Simon Nixon, consiglia i leader Ue di dare un "ultimatum" ad Atene. La confederazione dei dipendenti pubblici greci (Adedy), il secondo maggiore sindacato ellenico, ha indetto uno sciopero a partire da oggi a mezzogiorno ed una manifestazione di protesta davanti al ministero del Lavoro. Intanto i riflettori dell'Europa sono puntati sulla Grecia, si temono infatti ripercussioni soprattutto sui paesi considerati più deboli. "In assenza di un accordo rapido" si potrebbero materializzare i rischi "di un aggiustamento al rialzo dei premi sul rischio dei paesi dell'eurozona più vulnerabili". È l'allarme che lancia la Bce nel Financial Stability Review, sottolineando che "la lunghezza e l'incertezza delle trattative" portano "estrema volatilità nella Borsa greca
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