Ennesima seduta in rosso per le
Borse asiatiche in scia ai timori legati allo stato di salute
dell'economia in Cina. Anche oggi quindi hanno prevalso le
vendite sui listini del 'Far east', da Tokyo (-2,43%) a Shanghai
(-3,22%) fino ad Hong Kong (-1,39%).
"Sui mercati la situazione è al momento così instabile e c'è
molta preoccupazione", ha commentato un analista di Tokyo a
Bloomberg. "Queste vendite non sono legate a ragioni reali, si
vende per panico e molte sono vendite allo scoperto".
Le Borse europee invece cercano il
rimbalzo dopo la scia negativa delle ultime sedute. I listini
del Vecchio Continente crescono mediamente dell'1%, mentre
Piazza Affari guida i rialzi con il Ftse Mib che cresce
dell'1,5%.
Sotto i riflettori ancora Mps che nei giorni scorsi era stata
protagonista di una caduta senza precedenti.
La nuova tempesta che si èa nuova tempesta che si è
abbattuta sui mercati ha affondato le Borse europee, che ieri hanno
perso in un sol giorno oltre 233 miliardi di euro di
capitalizzazione, mentre New York di miliardi di dollari ne ha
bruciati 2.000, ma da inizio anno, dopo dati sull'inflazione al
di sotto delle stime degli analisti.
I miliardi in fumo sono stati ovviamente virtuali, ma reali
sono state le vendite che hanno colpito tutti i settori, a
partire da quello petrolifero e dalle materie prime, penalizzati
dalle quotazioni del greggio, sceso a 26,54 dollari a New York,
e dei metalli, tutti in calo tranne l'oro e l'argento, a causa
del rallentamento della Cina, principale consumatore mondiale di
materie prime.