Sui mercati torna l'allarme Europa, con i rendimenti del debito sovrano che riprendono a salire e spingono le piazze del Vecchio Continente a una chiusura in deciso ribasso, ai minimi da 3 settimane. Il netto rialzo degli spread di Italia e Spagna e le fosche previsioni dell'Ocse, che prevede un primo trimestre in recessione per Francia, Italia e Gran Bretagna. Secondo un copione già visto altre volte all'apice della crisi del debito, le vendite si sono concentrate sui titoli bancari e a indossare la maglia nera è Piazza Affari, dove tale comparto ha il peso maggiore. L'indice Ftse Mib cede il 3,3% a 15.908,85 punti. I titoli del credito sono però tra i più ceduti su tutti i listini: Bnp Paribas cede il 3,06%, Credit Agricole il 4,02%, Deutsche Bank il 3,28%, Commerzbank il 2,68%, Barclays il 4,41%. Non aiuta l'andamento negativo di Wall Street, che non ha accolto bene la conferma dei dati preliminari sul Pil Usa e il calo inferiore alle attese delle richieste di sussidi di disoccupazione.Per Piazza Affari, dunque, una giornata difficile, cominciata in maniera tranquilla e poi gradualmente precipitata con affanno crescente. Grande attesa per la riunione dell'Ecofin domani a Copenhagen, che dovrebbe dare il quadro dei conti pubblici spagnoli, e varare il rafforzamento del fondo salvastati. Il timore è quello di un rischio contagio proveniente dal Paese iberico, e lo spread tra Btp e Bund si è già rimesso in moto, salendo oltre 340 punti. Fastidio anche per i dati Usa, dove si sperava in una discesa più rapida della disoccupazione.