Dopo i dati sull'inflazione e sulle nuove abitazioni Usa, quest'ultimo in particolare peggiore delle stime, chiudono piatte al termine di una seduta altalenante e incerta. Gli investitori non sembrano attendersi particolari soprese dai verbali che verranno diffusi in serata dalla Federal Reserve. Pesano però i preoccupanti dati macro che continuano a giungere dagli Usa, dove le aperture di nuovi cantieri sono crollate del 16% a gennaio. Invariati sia il Dax di Francoforte (9.660,05 punti) che l'Ftse 100 di Londra (6.796,71 punti). Debole Milano, dove l'Ftse Mib lima uno 0,2% a 20.438,30 punti. Sopra la parità Madrid, con l'Ibex che sale dello 0,11% a 10.053,8 punti, e Parigi, dove il Cac 40 avanza dello 0,24% a 4.341,10 punti grazie a Credit Agricole, che guadagna oltre il 2% grazie al ritorno in utile. Lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi chiude a 193 punti dopo aver aggiornato a 187 punti il minimo dal giugno 2011. Il rendimento si attesta al 3,59%, ormai quasi pari al tasso dei buoni spagnoli decennali, al 3,56%. Sempre più vicino anche il differenziale Bonos/Bund, che segna 190 punti.