I dati americani sulla produzione manifatturiera, la spesa edilizia in crescita e il buon andamento di Londra (+2,29%) e Wall Street, chiuse alla vigilia ancora per le festività, spingono sui massimi di seduta le piazze europee. Per il Vecchio Continente è una nuova giornata positiva. Solo Madrid (+0,10%) resta debole con il tasso di disoccupazione a livelli record in Spagna. I senza lavoro hanno, infatti, toccato i 4,422 milioni, livello mai segnato prima. Sorride, invece, Francoforte (+1,50%) con il tasso di disoccupazione in Germania sceso a dicembre al 6,8% dal 6,9% del mese precedente: il minimo dalla riunificazione, grazie al boom delle esportazioni di auto e componentistica e al buon andamento delle costruzioni. La previsione è di un numero di senza lavoronel 2012 in media appena sotto i tre milioni. La Banca centrale europea è poi intervenuta sul mercato secondario per acquistare titoli di Stato italiani. Sempre l'istituto di Francoforte ha dato nuovo ossigeno drenando dal sistema 211,5 miliardi di euro in depositi a una settimana, per sterilizzare la liquidità creata dal programma di acquisto di titoli di Stato. In questo contesto è andata bene anche Milano (Ftse Mib +1,24%) sospinta dal credito e da FonSai in spolvero (+11%) sulle attese di possibili nuovi soci. Lo spread tra Btp e Bund ha chiuso poco sopra la soglia dei 500 punti base (502,1), dopo aver toccato, in corso di seduta, i 505. Il rendimento della carta decennale italiana si attestato così al 6,92%.Guardando ai dati macro Oltreoceano nel dettaglio la spesa per le costruzioni edilizie negli Stati Uniti è cresciuta a novembre dell'1,2% rispetto a ottobre, con il settore privato ai massimi dal dicembre 2009. L'indice Ism manifatturiero a dicembre, invece,è salito a 53,9 da 52,7. Il dato è stato lievemente superiore alle attese degli analisti. Da registrare la corsa del petrolio in forte rialzo a New York con i dati congiunturali americani e le tensioni con l'Iran. Le quotazioni sono salite oltre i 102 dollari al barile. Greggio in volata anche a Londra, dove il Brent è avanzato a 111,17 dollari al barile. L'euro sul finire della seduta ha toccato un massimo di 1,3069 dollari dopo aver chiuso ieri a New York 1,2934. La moneta unica ha rimontato anche nel cambio con lo yen con un rialzo dello 0,6% a 100,1 dopo aver toccato alla vigilia il minimo da 11 anni (dicembre del 2000).