“Rubati in un anno quasi 1.600 veicoli in noleggio a breve termine, più di 4 ogni giorno. Notevole il danno d’immagine per il Paese e quello economico per gli operatori del settore che supera i 10 milioni di euro. In alcune aree delle Regioni più a rischio (Campania, Puglia, Sicilia, Lazio e Lombardia) il fenomeno mette a serio rischio l’operatività del comparto. L’allarme resta alto, nonostante le società di autonoleggio negli ultimi anni siano corse ai ripari proteggendo la propria flotta con dispositivi hi-tech per poter continuare a garantire servizi di mobilità ad aziende e turisti sull’intero territorio nazionale e negli ultimi 6 anni i recuperi dei veicoli sottratti siano passati dal 18% al 49%”.
Sono questi i principali dati e trend che emergono dall’analisi elaborata da ANIASA, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità (noleggio veicoli a lungo termine, rent-a-car, car sharing, fleet management e servizi di infomobilità e assistenza nell’automotive) sul fenomeno furti che colpisce il settore del noleggio veicoli. Dopo quattro anni di costante diminuzione infatti, nel 2018 gli episodi criminali hanno ripreso a colpire pesantemente i bilanci e l’operatività delle società di autonoleggio. Il furto del veicolo ha, infatti, come immediata conseguenza, non solo la perdita economica pari al valore del bene sottratto, ma anche il mancato ricavo derivante dall’impossibilità di noleggiarlo almeno fino a quando il mezzo rubato non viene rimpiazzato in flotta, oltre alla generazione di costi e alla perdita di tempo dovuta alle necessarie pratiche amministrative e burocratiche necessarie. Evidente anche il danno d’immagine per il Paese, con turisti che in vacanza vengono spesso derubati anche dei bagagli lasciati nell’auto e vedono la propria permanenza nel Belpaese rovinata da un fenomeno che solo in Italia raggiuge picchi così elevati.
Nel 2018 gli operatori di noleggio hanno subito 1.594 furti di veicoli contro i 1.173 del 2017 (+36%). Ogni giorno più di 4 auto in noleggio a breve termine vengono rubate. Il fenomeno si concentra principalmente in alcune aree: Campania, Puglia, Sicilia, Lazio e Lombardia sono “teatro” del 90% degli episodi. All’interno di questi territori strategici per l’offerta turistica del nostro Paese, i grandi operatori multinazionali e nazionali del noleggio a breve termine stanno da tempo effettuando valutazioni sulla effettiva redditività della permanenza. «In controtendenza rispetto al trend generale dei furti a livello nazionale, da anni in costante calo, il settore del noleggio veicoli rappresenta oggi il principale bacino cui attingono le organizzazioni criminali - dice Giuseppe Benincasa, segretario generale di ANIASA - che negli ultimi anni hanno visto crescere l’interesse per il redditizio business; un fenomeno che beneficia di un’evidente difficoltà di contrasto da parte delle Istituzioni centrali e locali e che riserva, purtroppo, al nostro Paese la maglia nera a livello europeo. Questa criticità si aggiunge alle difficoltà già vissute dagli operatori del rent-a-car a causa dei ricavi per giorno in ulteriore forte diminuzione e delle recenti previsioni di contrazione dei flussi turistici diretti verso il nostro Paese».