lunedì 20 novembre 2023
Venerdì 24 il culmine di un mese di novembre pieno di sconti. Confimprese: «Vincoli solo per i negozi fisici» I giovani i più interessati alla sostenibilità. E cresce il movimento del "venerdì verde"
Black Friday, al Sud è boom dell’online. L’impatto ambientale? Ignorato

AFP/STRINGER

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Da un lato la contrapposizione crescente tra negozi fisici e shopping online, con un divario allarmante che cresce in particolare al Sud. Dall’altro il grande nodo della sostenibilità, con la “compulsività” che spinge anche gli acquisti superflui e con molti consumatori che, al di là delle proprie convinzioni, al momento di mettere mano al portafogli e scegliere tra due oggetti sembrano poco interessati all’impatto ambientale. Benvenuti alla settimana del Black Friday, quella che porterà dritti al “nero” venerdì 24 dopo aver trasformato ormai l’intero mese di novembre, o quasi, nella fiera delle promozioni e dei saldi anticipati, più o meno mascherati, più o meno interessanti. Il giro d’affari potrebbe sfondare quota 4 miliardi di euro, con almeno quattro italiani su dieci pronti ad approfittare delle occasioni, anche per anticipare i regali di Natale. Eppure, non c’è solo di che gioire, in mezzo al profluvio di spot a tema.


Il dilagare del business online, per dire, fa protestare i gestori dei negozi fisici, anche per le asimmetrie sui vincoli alle offerte promozionali. L’aumento dell’e-commerce è preponderante al Sud, con un +30,8% nel 2022 rispetto all’anno precedente, un tasso, secondo i risultati dell’Osservatorio digital Fmcg, di cinque volte superiore a quello del commercio off-line, che ha conseguito un +7,2%. Situazione che fa sbottare il presidente di Confimprese Palermo, Giovanni Felice: «Aboliamo tutti i vincoli, comprese tasse ed imposte». «In Italia nel 2022 la Black Week ha visto una crescita del commercio online pari al 197 per cento rispetto al 2021 – sottolinea Felice –. Davanti alla crescita travolgente del commercio online è pazzesco continuare a mettere freni e balzelli al commercio fisico, poiché i commercianti in regola sono in balìa sia del commercio online “regolare” che di quello irregolare, come le tante dirette online fatte sui social senza avere alcuna autorizzazione commerciale, partita Iva o iscrizione ad enti previdenziali, tutte prescrizioni richieste dalla legge». Ci vogliono insomma regole uguali per tutti, Black Friday o meno.

Stando ai dati NielsenIQ, nel 2022 il fatturato di novembre degli acquisti online ha superato i 180 milioni di euro, trascinato proprio dal Black Friday. In generale, l’e-commerce del largo consumo cresce del 10,5%, con il Sud, come detto, a un tasso triplo. Da qui la provocazione sull’abolizione di ogni vincolo e di ogni tassa. «Del tutto inutile poi azzardare di posticipare i saldi, una mossa che sarebbe un autogol per la categoria dato che tutti i consumatori si aspettano l'inizio delle svendite ormai sempre nelle date tradizionali e cioè i primi di gennaio», conclude Felice. Una posizione già portata lunedì scorso da Confimprese nell’incontro con il ministro Adolfo Urso sul disegno di legge per il mercato e la libera concorrenza.

Su un fronte parallelo, altro grande nodo è quello relativo alla sostenibilità. Aumentano in questa settimana gli acquisti dei prodotti superflui, cresce in maniera abnorme il numero delle consegne, dei resi, delle spedizioni, ma anche degli spostamenti. Secondo una ricerca dell’azienda digitale Unguess e della fintech Scalapy, solo il 12% degli italiani prende in considerazione seriamente l’impatto ambientale degli acquisti, percentuale simile a quella della Spagna (11%) e della Francia (17%). I più attenti al tema sono i ragazzi della GenZ, ultimi, invece, i boomers, dai 59 anni in su. È anche per sensibilizzare le famiglie sull’impatto aziendale che molti negozi hanno scelto di aderire al cosiddetto “Green Friday”, un movimento attivo da qualche anno per promuovere uno shopping più consapevole. Alcune aziende, come Città del Sole, non effettueranno sconti questa settimana, sostenendo però per ogni acquisto online dei progetti di riforestazione certificati; altri negozi faranno sconti solo su prodotti che hanno un impatto positivo sull’ambiente. Qualcosa, insomma, anche da questo punto di vista si muove. In fondo, forse, basterebbe crederci un po’ di più.

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