E' stato bocciato nei giorni scorsi l’emendamento alla manovra 2018 che modificava l’articolo 173 del Codice della strada e che avrebbe previsto, se approvato, il raddoppio delle sanzioni (con un minimo di 322 euro) e l’immediata sospensione della patente fino a 6 mesi, per chi utilizza impropriamente il telefono cellulare mentre guida. La Commissione Bilancio lo ha giudicato infatti “inammissibile” perchè estraneo alla materia di legge in discussione. Una brutta notizia davvero perché la distrazione alla guida è la prima causa dei sinistri stradali. E i numeri parlano chiaro: in Italia, nel 2016, ci sono stati oltre 3mila morti per incidenti. Per sensibilizzare ancora una volta i nostri parlamentari sugli obiettivi della sicurezza stradale, sarà proiettato lunedì 18 dicembre alle 10.30, presso la Sala Nilde Iotti della Camera dei Deputati il corto cinematografico “Strade da Amare: la scelta giusta”, primo social movie la cui sceneggiatura è stata scritta in modo collaborativo dagli studenti delle scuole della Regione Campania e continua ad essere diffuso sui social network.
Saranno presenti tra gli altri il Segretario Nazionale Autoscuole Unasca, Emilio Patella, l'on. Paola Binetti, Componente XII Commissione, Affari Sociali e Giuseppe Bisogno, Dirigente Superiore della Polizia di Stato-Direttore del Servizio Polizia Stradale. «Ci è venuto naturale pensare al linguaggio cinematografico per la realizzazione di questa iniziativa, abbiamo coinvolto 9.000 ragazzi dalle scuole di tutta Italia per proporre la sceneggiatura che è stata poi riveduta corretta e approvata dagli stessi giovani attraverso i social network», spiega il direttore generale Territoriale del Sud, Pasquale D'Anzi. «Il corto – aggiunge il Segretario Nazionale Unasca, Emilio Patella - pone l’accento sulle emozioni, la rabbia, la delusione, l’euforia, che hanno una forte incidenza sui comportamenti di guida. E soprattutto è un esempio di come i social possano essere utilizzati come strumento educativo». Nel film, della durata di 20 minuti circa, i 4 protagonisti vivono un “rewind”: dopo un tragico incidente hanno la possibilità di tornare indietro e fare la scelta giusta. Il senso del lavoro e il messaggio che efficacemente si vuol comunicare è quello dell’unicità della vita, dove non si ha la possibilità di tornare indietro e ognuno di noi è chiamato alla responsabilità di fare la scelta giusta sin da subito.
Le statistiche sugli incidenti del 2016, su fonte Istat, sono state analizzate da “Fraternità della Strada”, l'associazione indipendente istituita nel 1965 dai giovani di Mondo X che, nel suo annuale approfondimento, oltre a limitarsi ai dati più essenziali ha introdotto degli utili parametri al fine di pervenire a valutazioni più vicine alla realtà. I numeri dicono che nel 2016 sono stati 175.791 gli incidenti registrati in Italia (+0,7% rispetto all'anno precedente) mentre sono diminuiti i morti sulla strada che restano comunque 3.283 (-4,2%): comunque una strage. L'analisi rileva come non sia più l'alta velocità il fattore più scatenante, anche a causa della minaccia dei tutor e autovelox sempre più diffusi, quanto la distrazione e le trasgressioni al volante. In generale 3/4 degli incidenti si confermano nell'ambito urbano, a causa dell'ovviamente maggiore concentrazione veicolare e con un omogeneo riscontro dei feriti, ma molto meno dei morti (70,8 feriti contro 44,6% morti).