Palpabile la delusione dei mercati finanziari, che con tanto entusiasmo hanno accolto i commenti londinesi di giovedì scorso, di fronte alle nuove parole di
Mario Draghi. Dopo aver promesso la scorsa settimana che a tutela della valuta unica la Banca centrale europea avrebbe preso tutte le misure "necessarie" e che questo sarebbe stato "abbastanza", si erano fatte particolarmente aggressive le aspettative sull'odierno Consiglio mensile Bce, da cui non sono invece emersi gli elementi concreti su cui i mercati evidentemente scommettevano. Previsto da molti degli osservatori dell'Eurotower, il rischio di una delusione era elevato e lo scenario peggiore si è facilmente concretizzato, facilitato dal volume sottile degli scambi che accentua la volatilità dei prezzi. Francoforte si prepara sì ad avviare un nuovo programma per la sottoscrizione di governativi spagnoli e italiani "sul mercato aperto", ma questo avverrà soltanto se i singoli Paesi lo richiederanno e sulla base di precisi "prerequisiti".L'istituto centrale torna così a mettere il dito nella piaga dell'inerzia politica europea. "Il primo passo spetta ai Paesi, che devono ricorrere all'Efsf; la Bce non si può sostituire ai governi" spiega alla stampa il governatore, arrivato al nono Consiglio mensile. "Non abbiamo discusso la situazione dei singoli paesi... Spetta a ciascuno decidere se si necessita e se si vuole il sostegno del fondo salva-Stati" aggiunge. Di più, o meglio - di peggio: i dettagli del nuovo programma verranno messi a punto soltanto nel corso delle prossime settimane.Ciliegina sulla torta, Draghi spiega ai giornalisti che l'odierna decisione sull'acquisto di titoli di Stato sul secondario e sulla possibile introduzione di ulteriori misure "non standard" è stata unanime con un'unica "riserva" - naturalmente quella del numero uno Bundesbank.
TASSI INVARIATILa Bce, nella riunione odierna, ha deciso che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la Banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,75%, all'1,50% e allo 0,00%. Lo comunica l'istituto centrale. Euro in rialzo a 1,2276 dollari dopo che la Bce ha deciso di lasciare i tassi invariati. Stamani, con l'avvio dei mercati europei, l'euro era in rialzo a 1,2247 dollari.
SPREAD BTP-BUND IN RISALITA DOPO BCELo spread fra Btp e Bund chiude a 505,9 punti, appena sotto i massimi di seduta, ma in forte rialzo rispetto al livello appena sotto i 430 punti toccato nella giornata. Senza freni il differenziale dei Bonos spagnoli, chetermina a 585 punti superando la soglia del 7% del rendimento.
TONFO DELLE BORSE EUROPEEL'ottimismo degli investitori è durato pochi giorni. I nuovi timori sull'euro, suscitati dal numero uno della Bce, hanno portato i listini delle principali piazze europee in profondo rosso. Madrid ha chiuso la giornata in calo del 5,16% a 6.373 punti, Piazza Affari ha perso il 4,64% e l'Ftse Mib è tornato a 13.282 punti. Male anche il Cac di Parigi, che è sceso del 2,68% a 3.232 punti, il Dax di Francoforte, giù del 2,2 a 6.606 punti, e l'Ftse 100 di Londra a -0,88% a 5.662 punti. Giornata difficile per le Borse dell'area euro: l'indice Stoxx 600 ha ceduto l'1,25%, che equivale a 88 miliardi di euro bruciati in una seduta.