giovedì 10 settembre 2009
Le previsioni: «Il Pil di Eurolandia dovrebbe stabilizzarsi nel terzo trimestre 2009. L'inflazione si riporterà su valori moderatamente positivi. Ma attenzione ai conti pubblici».
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La ripresa dell'economia dell'eurozona sarà graduale e discontinua. E' quanto sottolinea il bollettino mensile della Bce. Pur essendoci «crescenti segnali di stabilizzazione dell'attività economica» restano «notevoli incertezze». Per questo è necessaria molto cautela. «Nel complesso ci si attende che la ripresa risulti piuttosto discontinua, data la natura temporanea di alcuni dei fattori che la sostengono e la correzione dei bilanci in atto nei settori finanziario e non finanziario dell'economia, sia all'interno che all'esterno dell'area dell'euro» spiega la Bce. Il Pil mondiale si ridurrà in media dell'1,2% nel 2009 ma aumenterà del 2,7% nel 2010. È quanto sostiene la Bce nel bollettino mensile di settembre, nel quale si sottolinea come «le prospettive per l'economia mondiale continuano a risentire della crisi finanziaria». Tuttavia, rileva l'Istituto di Francoforte, «dopo il crollo senza precedenti del commercio internazionale al volgere dell'anno, si stima che la crescita mondiale si sia riportata su valori positivi nel secondo trimestre del 2009 e, secondo le attese, dovrebbe acquistare lentamente vigore. Nondimeno, tenuto conto della diffusa necessità di ristrutturazione dei bilanci, l'espansione mondiale dovrebbe rimanere moderata nell'orizzonte temporale considerato». Il rapporto debito/Pil in aumento e le garanzie statali alle aziende rappresentano però una «grave minaccia» per la sostenibilità dei conti pubblici di Eurolandia. Servono perciò «misure di risanamento». L'aggiustamento strutturale dei conti, con la ripresa, «dovrebbe raggiungere almeno l'1% del Pil» secondo l'Eurotower.A proposito del mercato del lavoro, «ci si può attendere per i prossimi mesi una serie di ulteriori moderati incrementi del tasso di disoccupazione nell'area dell'euro», dopo che questo ha raggiunto il 9,5% a luglio. La Bce rileva che la disoccupazione «ha continuato ad essere in forte aumento» in alcuni paesi, «specie in Spagna e Francia».Nell'arco dei prossimi mesi l'inflazione al consumo nell'area dell'euro si dovrebbe riportare su valori moderatamente positivi. L'istituto di Francoforte evidenzia come il tasso di aumento dei prezzi sui dodici mesi sia risultato lievemente negativo ad agosto a causa «principalmente agli effetti base connessi al forte rincaro delle materie prime nel 2008». Su orizzonti temporali più lunghi, rileva ancora la Bce, «ci si attende che l'inflazione si mantenga in territorio positivo e che l'evoluzione complessiva dei prezzi e dei costi risulti attenuata dal perdurante ristagno della domanda nell'area dell'euro e fuori dai suoi confini».
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