È stato sottoscritto, dopo una trattativa ininterrotta di due giorni, l'accordo per l'armonizzazione contrattuale dei 25mila dipendenti del Banco Bpm e sul nuovo modello di rete che prenderà avvio dall'1° gennaio 2018 per tutte le filiali, indipendentemente dalla banca di origine. In sintesi, informa una nota della First Cisl, l'intesa prevede l'ampliamento del part time fino a un massimo del 15% del personale, la sperimentazione del lavoro agile su base volontaria per un massimo di due giornate settimanali, con possibilità di svolgere l'attività lavorativa da una diversa sede aziendale oppure, in particolare per un massimo di 250 addetti delle direzioni centrali e territoriali, anche da casa, nonché una serie di permessi per varie casistiche di natura sociale.
In tema di mobilità, viene confermata la salvaguardia del consenso dell'interessato, con il riconoscimento di apposite indennità e il diritto di avvicinamento. È stato inoltre previsto un versamento in conto welfare di 150 euro per addetto e, in caso di raggiungimento degli obiettivi aziendali di sostenibilità economica in termini di adeguatezza patrimoniale, liquidità, redditività corretta per il rischio ed efficienza, un premio aziendale di 700 euro a giugno 2018 con possibilità di fruizione tramite il welfare aziendale.
«È un passo significativo verso la completa definizione del contratto aziendale, ora auspichiamo che il terzo gruppo bancario del Paese investa sulla formazione e sulla crescita professionale del personale, perché è sul suo coinvolgimento che potrà basarsi lo sviluppo nei territori di riferimento di una banca a spiccata vocazione retail», spiega la segretaria nazionale di First Cisl Sabrina Brezzo.
«Con l'individuazione dei percorsi professionali e degli inquadramenti delle nuove figure di rete, ma soprattutto con le tutele in materia di mobilità territoriale e con le previsioni orientate a una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro attraverso l'ampliamento del part time e la sperimentazione di formule di lavoro agile - sottolinea Guglielmo Sarlo, responsabile di First Cisl nel Banco Bpm -. Siamo riusciti nell'intento di confermare la sensibilità sociale che già caratterizzava i precedenti contratti del Banco Popolare e di Bpm. Nelle prossime settimane indiremo una tornata di assemblee dei lavoratori per valutare l'accordo. Entro fine marzo è prevista la definizione anche del nuovo welfare aziendale».
Riguarda 25mila dipendenti e il nuovo modello di rete che prenderà avvio dal 1° gennaio 2018 per tutte le filiali
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