Il governo ha presentato un pacchetto
complesso di 5 emendamenti che riguardano gli investitori delle
quattro banche (Banca Marche, Banca popolare dell'Etruria,
CariChieti e Carife) toccato dal decreto "salvabanche". I
deputati che seguono l'esame della Legge di Stabilità avranno
tempo fino alle ore 18 per presentare emendamenti.
Il "cuore" delle norme istituisce il Fondo di Solidarietà
per "erogazioni di prestazioni agli investimenti che detenevano
strumenti finanziari subordinati", in pratica le obbligazioni
subordinate. Ma l'accesso è previsto solo per i risparmiatori
"persone" e per i mini imprenditori: quelli individuali e gli
agricoltori. Il fondo è finanziato con un massimo di 100 milioni
dal Fondo interbancario di tutela dei depositi e sarà gestito
proprio da questo.
Il governo rinvia però due passaggi chiave. I criteri della
procedura ad un decreto del Mef e la nomina di eventuali
"arbitri" ad un decreto della presidenza del consiglio.
Il decreto del Ministro dell'Economia dovrà fissare le
modalità di presentazione delle domande, i criteri di
quantificazione dei rimborsi nonché la procedura da seguire che
"può essere in tutto o in parte anche di natura arbitrale". È
previsto anche l'accertamento della responsabilità per la
violazione degli obblighi di informazione, diligenza,
correttezza e trasparenza nel collocamento delle obbligazioni
subordinate.
La scelta degli "arbitri" riguarderà "persone di
comprovata imparzialità, indipendenza, professionalità ed
onorabilità" e sarà invece effettuata con decreto del
presidente del Consiglio, su proposta del ministro dell'economia
e previa deliberazione del Consiglio dei ministri.
L'emendamento prevede espressamente, inoltre, che "resta
salvo il diritto al risarcimento del danno" ma è previsto che
il fondo sia "surrogato nel diritto dell'investitore al
risarcimento del danno, nei limiti dell'ammontare della
prestazione corrisposta".
Oltre alle norme di salvaguardia vengono introdotte altre
misure che modificano il decreto "salvabanche". Si parte dalle
risorse. È previsto un emendamento che introduce un
finanziamento ponte di 2,5 miliardi al Fondo di risoluzione
unico, che è previsto da un regolamento Ecofin e che è stato
utilizzato dal decreto per consentire il proseguimento delle 4
banche coinvolte dal crac. È il fondo finanziato dal sistema
creditizio. Le risorse 'pontè arrivano per 1,5 miliardi dal
fondo per la ristrutturazione del debito regionale e 1 miliardo
riducendo un fondo per garanzie rilasciate dallo Stato.
Arrivano poi le norme richieste a gran voce dalle banche. Il
calo dell'Ires previsto dalla Legge di Stabilità a patire dal
2017 le avrebbe penalizzate per la "detrazione" che sarebbe
stata scontata con l'aliquota ridotta. Per questo è invece
introdotta, per il periodo interessato, un'addizionale di 3,5
punti percentuali per consentire la piena deducibilità degli
interessi passivi ai fini della determinazione sia della base
imponibile Ires sia per l'Irap.