Le nuove regole di Basilea 3 "eliminano le incertezze" che gravano sul settore bancario e non minacciano, bensì favoriscono la solidità degli istituti, e quindi anche la ripresa globale. È il giudizio espresso dal presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, in una conferenza stampa al termine della riunione della Banca dei regolamenti internazionali (Bri).Per Trichet «quanto è stato deciso» in materia di requisiti patrimoniali «è ciò che serve a tutte le banche a livello globale». Trichet si è anche detto «del tutto fiducioso nel fatto che le autorità americane, così come tutte quelle coinvolte, presenti qui ieri ed oggi, implementeranno» le regole definite. Spetterà comunque, ha aggiunto, «alle autorità di supervisione il compito di controllare con grande energia il rispetto degli stardard decisi a livello globale». Il presidente della Bce ha quindi parlato delle nuove normative come di un «
work in progress» nel quale «c'è ancora molto da fare».La Banca d'Italia ha intanto deciso la costituzione di un Comitato di consulenza per gli intermediari sull'applicazione delle nuove norme di Basilea 3. Lo ha annunciato il governatore Mario Draghi al termine della riunione dei governatori alla Bri. Nelle scorse settimane il mondo del credito e della finanza ma anche dell'imprenditoria ha in più occasioni espresso timori e dubbi sull'impatto negativo delle nuove norme.«Penso che il mercato abbia accolto bene le nuove regole, anche se con i mercati non si mai», così Mario Draghi, presidente del Financial Stability Board e governatore della Banca di Italia, conversando con i giornalisti a margine del meeting del Comitato di Basilea, che ha fissato i nuovi requidisi internazionali per il capitale della banche.Le nuove regole, note come accordo di Basilea 3, contribuiranno a creare «un sistema economico e finaziario molto più forte e molto più resistente alle crisi», ha spiegato Draghi. Sebbene l'accordo sugli standard patrimoniali «certamente riduce la probabilità di un fallimento dei gruppi che hanno importanza sistemica», ha spiegato Draghi, «non affronta il problema dell'azzardo morale che deriva dal fatto che molti gruppi sono semplicemente troppo grandi o troppo interconnessi per fallire».