"La Banca d'Italia era e resta un istituto di diritto pubblico" e non "è stato fatto un regalo alle banche". Lo ha affermato il governatore
Ignazio Visco secondo cui le riserve "non appartengono" alle banche partecipanti al capitale e il patrimonio "resta invariato".I 7,5 miliardi della rivalutazione delle quote della Banca d'Italia "non sono soldi pubblici che si trasferiscono dal contribuente, dallo Stato, alle banche". È quanto ha sottolineato il governatore nel corso di un incontro con la stampa, in seguito alle polemiche suscitate dall'approvazione del decreto legge. "Né lo Stato né i contribuenti sborsano alcunché per questa riforma - ha aggiunto Visco - il patrimonio della Banca resta intatto"."Il timore che lo Stato comunque ci rimetterà perché incasserà meno soldi ogni anno dalla Banca d'Italia è infondato - si legge in un documento di chiarimento della Banca d'Italia - nasce dal non prendere in considerazione tutte le variabili in gioco".