Mantenere un'automobile oggi in Italia costa in media 3.361 euro all’anno. In un Paese dove si fa veramente poco per la mobilità pubblica, il trasporto privato rimane per molti italiani l’unico modo per spostarsi nel tempo libero e poter andare a scuola o a lavoro. Possedere e mantenere una automobile, tuttavia, è sempre più un salasso, con costi in crescita e aggravi di spesa per le tasche delle famiglie. Lo denuncia Assoutenti, che ha redatto uno studio per verificare quanto pesi sulle famiglie la gestione di una automobile tra tutte le voci di spesa che interessano il comparto.
“Per la gestione di un’auto di proprietà, un automobilista spende in media 3.361 euro all’anno – spiega il presidente Furio Truzzi – La voce che assorbe la fetta più consistente di spesa è senza dubbio quella relativa ai carburanti, per i quali se ne vanno oltre 2.000 euro all’anno. Se per l’Rc auto le tariffe appaiono in calo, con un esborso pari in media a 360 euro annui (secondo gli ultimi dati Ivass) lo stesso non si può dire per accessori e riparazioni che, specie dopo il Covid, hanno registrato una sensibile crescita dei listini. E così oggi la manutenzione ordinaria di un’auto e i lavori di riparazione raggiungono un costo medio di 390 euro annui ad autovettura, cui vanno aggiunti 250 euro per olio, gomme e pezzi di ricambio – prosegue Truzzi –. Per pedaggi e parchimetri si spendono in media 110 euro l’anno, mentre bollo e revisione incidono per circa 240 euro”.
La gestione di un'automobile così assorbe circa il 18,7% di un reddito medio, e rappresenta l’11% della spesa annua di una famiglia – analizza Assoutenti. Intanto, grazie a tasse e imposte che gravano sulle auto, lo Stato incassa ogni anno circa 75 miliardi di euro tra accise sui carburanti, Iva, bolli, tasse sulla vendita, e l’Italia si piazza al terzo posto in Europa per le tasse più alte sulle automobili (preceduta solo da Germania e Francia). Dal 1 novembre scorso tra l'altro la tassa per la revisione auto obbligatoria è più salata, passando da 45 a 54,90 euro, con un aumento della tariffa del 22%.