mercoledì 16 maggio 2012
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​Le immatricolazioni di auto in Europa (Ue27 + Efta) ad aprile hanno registrato un ribasso del 6,5% annuo a 1,058 milioni di veicoli, secondo i dati dell'associazione dei produttori Acea. Il gruppo Fiat rimane sotto pressione a causa di un mercato che penalizza le auto più piccole e della performance negativa dell'Italia, ma riporta la sua quota sopra il 7% dopo il netto calo di marzo dovuto allo sciopero delle bisarche.Rimane forte nel segmento A, con Panda e 500 che si confermano le vetture più vendute, dice una nota Fiat. Il gruppo ad aprile ha segnato un calo annuo dell'11,3% a 75.462 veicoli. La sua quota di mercato si attesta al 7,1%, dal 5,4% di marzo e dal 7,5% di aprile 2011.I principali produttori seguono solo in una certa misura l'andamento del mercato interno. Volkswagen segna -5,8% (Germania +2,9%), PSA +0,2% (Francia -1,9%) mentre Renault registra un calo del 15,1%. I Paesi periferici, più colpiti dalla crisi finanziaria, sono quelli che soffrono di più in termini di immatricolazioni. Ad aprile l'Italia ha segnato -18%, la Spagna -21,7%, il Portogallo -41,7%. La Grecia ha più che dimezzato le immatricolazioni rispetto allo scorso anno.RISALE LA QUOTA FIATIl gruppo Fiat migliora la quota di mercato in Spagna (al 3,7 da 3,3% di un anno fa) e Regno Unito (+0,1 a 3,4%) e "dopo il prolungato fermo italiano dei servizi di trasporto delle autovetture a mezzo bisarche di marzo, la situazione consegne sta tornando alla normalità", dice una nota Fiat. Oltre 17mila le Panda immatricolate in aprile per una quota del 17,8% del segmento. Alle sue spalle la 500, con 12.500 vendite e il 12,8% di quota. Alfa Romeo in calo di oltre il 30% su anno a causa del confronto con un aprile 2011 ancora forte per la Giulietta. Jeep segna invece un aumento di oltre il 30%, ma una quota di mercato in Europa allo 0,2%. Il Grand Cherokee sale di quasi 5 volte su anno, dice Fiat. Lancia Chrysler conserva un andamento positivo (+8,1%) e una quota di mercato in crescita allo 0,9 da 0,8%, con forti aumenti in Francia, Germania e Regno Unito.
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