Erano 42, sono rimaste in sette. Si tratta delle vetture in lizza per l'ambito titolo di Auto dell'Anno 2019. Il premio verrà assegnato lunedì 4 marzo a Ginevra, alla vigilia dell'apertura alla stampa del Salone dell'Auto. Il premio Car of the Year esiste dal 1964 e se lo contendono una selezione di modelli che per accedere alla competizione devono essere stati commercializzati in almeno cinque nazioni europee nel corso dell'anno precedente ed essere il frutto di un nuovo progetto e non di un semplice aggiornamento. Le valutazioni, che vengono espresse da una giuria internazionale composta da 60 giornalisti di settore provenienti da 23 Paesi europei, vertono sui seguenti parametri: design, comfort, sicurezza, economicità d'esercizio, guidabilità, prestazioni, funzionalità, rispetto per l'ambiente ed infine rapporto qualità/prezzo. Dei 42 modelli scelti inizialmente, a giocarsi la vittoria saranno la sportiva Alpine A110, la Suv media Citroën C5 Aircross, la crossover elettrica Jaguar I-Pace, le medie a cinque porte Ford Focus, Kia Ceed e Mercedes Classe A e la berlina Peugeot 508.
Tentare di indovinare quale sarà la vettura vincitrice è da sempre un azzardo. La giuria è talmente eterogenea nei gusti e nell'appartenenza geografica da rendere difficile ogni pronostico, e nella valutazione finale spesso contano molto anche motivi esterni, commerciali e "politici" che sfuggono a chi non ne fa parte. Spesso insomma l'Auto dell'Anno non è la migliore del lotto, ma semplicemente la più votata: questo non basta però a svilire un premio che per i costruttori ha sempre un peso specifico altissimo.
Proviamo comunque a giocare, mettendo sul tavolo qualche impressione personale, in attesa naturalmente di essere smentiti. Il nostro personalissimo podio, che è un mix tra una previsione il gusto di chi scrive, vede ai primi tre posti (in ordine sparso) la Mercedes Classe A, la Jaguar I-Pace e la Ford Focus. La ragione è presto detta: la media tedesca meriterebbe il titolo già solo per l’innovativa piattaforma MBUX, il sistema di comandi vocali che interagiscono nell’infotainment e nella mobilità che ha aperto una nuova era nei servizi di bordo e che gli altri costruttori ad iniziare da Bmw sono corsi ad imitare. La Classe A ha però lo svantaggio di essere sul mercato già da metà 2018 ed è quindi meno fresca di altre per fregiarsi di un titolo targato 2019.
La Jaguar I-Pace invece entra nel lotto delle favorite grazie a tre fattori: il fatto di essere un Suv (e sarebbe il terzo di fila a prevalere negli ultimi tre anni dopo Peugeot 3008 e Volvo XC 40, regina nel 2018), la sua linea gradevolissima e soprattutto il fatto di essere 100% a batteria: ora che il grande azzardo elettrico è stato sdoganato (più a livello concettuale che a quello pratico), pare impossibile che una vettura di questo genere non entri nelle prime tre del Car of the Year. Quanto al gradino più alto del podio, non sarebbe una novità assoluta dopo Nissan Leaf (2011) e soprattutto la sorpresissima Opel Ampera (2012), che vinsero quando l'elettrico iniziava ad albeggiare sul mercato.
Se i criteri di scelta tornassero ad essere tradizionali, come quando vincevano le Fiat (9 successi in tutto) con Punto, Bravo, Tipo o Panda, non avremmo dubbi: la favorita numero uno sarebbe la Focus. Per il popolare modello della Ford sarebbe un bis dopo il titolo vinto nel lontano 1999, qualche generazione fa. La democratizzazione della tecnologia le ha consentito di montare strumentazioni all'avanguardia e ha dalla sua il prezzo accessibile e i numeri di mercato, due requisiti che un tempo contavano molto nella valutazione dei giudici. Oggi forse meno, ma non è una certezza.
Un gradino sotto le (teoriche) prime tre, vengono le due francesi. Fortissime per contenuti oggettivi ma penalizzate dalla concorrenza in famiglia che fatalmente si faranno. Detto che la Alpine A110 (di proprietà Renault) è troppo di nicchia per risultare credibile in una competizione di questo genere, ci sono la Peugeot 508 che resta comunque una delle novità esteticamente più valide del 2018, e la Citroen C5 Aircross una splendida crossover moderna e trasversale: saranno molto votate anche se probabilmente non abbastanza. Potrebbe sorprendere anche la Kia Ceed: i coreani non hanno mai vinto in passato, ma pochi marchi quanto Kia hanno fatto passi da gigante in termini di qualità e popolarità in questi anni. Quasi certamente non quest'anno, ma il suo momento arriverà per forza.