L'Alfa Romeo Stelvio
Il valore del premio, attribuito da 60 giornalisti selezionati di 23 paesi, può essere discutibile. Ma il titolo di “Car of the Year” resta comunque molto ambito e qualificante per chi lo riceve. E anche per chi non lo riceve, soprattutto quando pensava il contrario. Basta ricordare lo sconcerto provocato lo scorso anno in casa Fca dalla mancata vittoria della Giulia, causata (si disse) dal “golpe” dei giurati spagnoli che la esclusero apposta dalle loro preferenze per ragioni mai chiarite. “Auto dell'anno” 2017 fu dunque nominata la Peugeot 3008, che in realtà lo meritava davvero e per molte ragioni, davanti appunto alla Giulia.
Ora c'è un'altra Alfa Romeo che parte come naturale favorita per l'edizione 2018, la Stelvio, il primo Suv della storia del marchio: lanciata sul mercato meno di sei mesi fa, ha raccolto consensi ovunque, buoni risultati di vendita e soprattutto si è dimostrata in grado di competere dal punto di vista della qualità con le rivali tedesche, missione sinora quasi impossibile per tutti. La Stelvio di certo invece più di tutte le sue concorrenti ha le prestazioni: la Quadrifoglio, cioè la sua versione più potente, si è aggiudicata a fine settembre il titolo di Suv più veloce del mondo stabilendo il nuovo record di categoria sul leggendario circuito tedesco del Nürburgring: l’ennesima pietra miliare nella tradizione sportiva del marchio Alfa Romeo.
Stelvio è stata selezionata da un elenco iniziale di 48 possibili candidate (cioé tutte le nuove vetture con i requisiti richiesti dal regolamento) ridotto in seguito alle 37 “eleggibili” e poi appunto alle 7 finaliste. La proclamazione della vettura vincitrice sarà annunciata il 5 marzo prossimo a Ginevra in occasione della prima giornata stampa del Salone 2018. A contenderle il titolo saranno altre due Suv: Citroen C3 Aircross, piccola di 4,15 metri, e Volvo XC40, altra compatta di circa 4,4 metri di lunghezza: quest'ultima soprattutto nel probabile ruolo di contro-favorita, se non altro per il livello di eccellenza che Volvo continua ad esprimere con i suoi modelli. La Casa francese non raggiunge il gradino più alto del podio dal 1990, quando a vincere fu la Citroen XM mentre Volvo ha collezionato già 3 podi ma mai una vittoria.
La lista delle 7 finaliste comprende poi Audi A8, l'ammiraglia del marchio tedesco forte del terzo livello di guida autonoma: uno splendido concentrato di tecnologia, ma probabilmente troppo esclusiva per ambire alla vittoria. BMW sarà invece in gara con la sua classica e rinnovata Serie 5, berlina e station wagon; Kia con la Stinger, prodotto giovane e innovativo, e Seat con la nuova Ibiza. Per il marchio spagnolo si tratta della prima volta tra le 7 grandi dell'anno, a riprova della crescita qualitativa esponenziale di Seat. Tutte avversarie rispettabili, ma teoricamente con meno carte da giocare rispetto appunto a Volvo e, soprattutto, Alfa Romeo.