Il buon risultato dell'asta dei Btp non smorza le tensioni sullo spread in attesa dei risultati del Consiglio europeo. Il ministero dell'Economia ha collocato senza problemi i titoli offerti. In particolare, il mercato ha assegnato ai Btp a dieci anni un tasso del 6,08% contro il precedente 6,98% e ai Btp a cinque anni un rendimento del 5,39%, in deciso calo rispetto al precedente 6,47%. Complessivamente il Tesoro ha piazzato titoli per 7,5 miliardi a fronte di una domanda pari a oltre dieci miliardi. Nonostante il buon esito dell'asta dei titoli di Stato, si chiude con il segno negativo la prima seduta settimanale a Piazza Affari, dove il Ftse Mib cede l'1,21% a 15.753 punti e l'All Share si ferma in calo dell'1,15% a 16.660 punti. Una giornata sempre negativa per il mercato che, in linea con l'andamento delle maggiori Borse europee e di Wall Street, ha risentito delle preoccupazioni per la crisi greca, con gli occhi puntati sul vertice Ue convocato a Bruxelles. Nel frattempo lo spread Btp-Bund ha registrato una nuova impennata, sopra i 430 punti, nonostante l'esito positivo dell'asta dei titoli di Stato. Sul listino milanese le flessioni più marcate sono per il comparto bancario; in ordine sparso energetici e industriali, con Finmeccanica in particolare difficoltà. Crollo della galassia Ligresti e pesante in chiusura anche Unipol dopo l'accordo raggiunto nel fine settimana che porterà alla fusione tra i gruppi. Fiacchi i volumi scambiati, scesi a 1,8 miliardi di controvalore.