Un rimborso sul pedaggio autostradale in caso di cantieri. Se il cashback di Stato voluto dal governo Conte e legato ai pagamenti con carta è finito in soffitta dopo la seconda edizione, Aspi (Autostrade per l’Italia) ha deciso di rispolverarlo con una formula riservata agli automobilisti. Funzionerà tramite un’app gratuita (Free to X scaricabile già da oggi) e consentirà di risparmiare in base al tempo 'perso' a causa dei lavori di ammodernamento della rete.
La fase sperimentale durerà sino alla fine dell’anno e consentirà di accumulare rimborsi in un borsellino virtuale che verranno poi erogati a partire da gennaio sul proprio conto corrente o direttamente nella fattura dell’operatore di telepedaggio. La misura, condivisa dal ministero delle Infrastrutture e in fase di presentazione formale all’Antitrust, rientra nella strategia di Aspi di mettere a disposizione degli utenti nuovi servizi interattivi per conoscere in tempo reale lo stato del traffico. I rimborsi riguarderanno i ritardi a partire da 15 minuti e potranno essere dal 25% al 100% del pedaggio pagato a seconda della durata del ritardo e della lunghezza del percorso. I ritardi dovranno essere dovuti alla presenza di almeno un cantiere che sia causa di restringimento dell’autostrada (ad esempio della riduzione di corsie).
Non sono considerati quindi quelli sulla corsia di emergenza, così come non verranno presi in esame i ritardi subiti a causa del traffico nei giorni di punta e tutti i disservizi legati ad incidenti stradali, manifestazioni o avverse condizioni meteo. Al cashback saranno destinati nei prossimi cinque anni 250 milioni di euro compresi i 77 milioni di agevolazioni tariffarie già fornite principalmente in Liguria. Al momento i cantieri attivi sono circa 300 in 2.855 chilometri di rete. Il rimborso riguarderà tutti i veicoli e tutte le forme di pagamento, anche quelle in contante. Il tempo di percorrenza standard è stato fissato in 100 chilometri all’ora per i veicoli normali e 70 per i mezzi pesanti. Il traffico sulla rete autostradale gestita da Aspi è tornato a crescere in maniera considerevole dopo il crollo causato dalla pandemia.
L’ad Roberto Tomasi ha spiegato che si stanno registrando mediamente incrementi del +4% a settimana con picchi del +11% rispetto al 2019, ovvero il periodo pre-crisi. Sul piede di guerra le associazioni dei consumatori. Assoutenti ha depositato un formale esposto al Garante per la protezione dei dati personali in cui si denuncia la possibile violazione della privacy degli automobilisti per l’obbligo di compilare un questionario e per l’utilizzo dei dati relativi all’entrata e all’uscita dall’autostrada degli automobilisti.