Roberto Rustichelli, presidente dell'Antitrust - Ansa
«Occorre concludere il processo di liberalizzazione dei mercati energetici entro i termini previsti, evitando ulteriori proroghe». Il monito arriva dal presidente dell'Antitrust, Roberto Rustichelli che ha presentato la relazione annuale al Parlamento sottolineando che l'Autorità «ha più volte ribadito che i vantaggi della liberalizzazione per i consumatori finali, anche in termini di prezzi più bassi e conseguenti risparmi, potranno pienamente dispiegarsi solo in un contesto di effettiva concorrenza tra gli operatori». Serve però che anche i consumatori facciano la loro parte in maniera «consapevole e attiva nello scegliere le offerte più convenienti nel mercato si possono innescare reali dinamiche concorrenziali».La concorrenza deve continuare ad essere centrale anche nell'attuale contesto economico, visto che «costituisce il collante sociale del sistema capitalistico: la condizione irrinunciabile per assicurare che il mercato crei ricchezza e, al contempo, generi benessere per i consumatori e contribuisca alla giustizia sociale» ha sottolineato Rustichelli.
Una tutela sempre importante, ma ancor più necessaria quando il potere di acquisto si riduce come in questo momento storico per effetto dell’inflazione record. Indispensabile contrastare eventuali condotte collusive o sfruttamenti abusivi del potere di mercato che potrebbero amplificare ulteriormente gli effetti negativi delle dinamiche inflazionistiche. «L'approvazione del disegno di legge sulla concorrenza costituisce un passaggio strategico per il sistema Paese, non soltanto perchè con esso l'Italia si conforma a precisi impegni assunti in sede europea con il Pnrr, ma anche per dare i giusti segnali ai mercati e agli investitori internazionali» ha aggiunto il presidente dell'Antitrust. Da una stima effettuata secondo la metodologia suggerita dall'Ocse emerge che gli interventi dell'Agcm in materia di concorrenza nel periodo 2015-2020 hanno generato benefici a favore delle imprese e dei consumatori superiori a 5 miliardi di euro». Nel periodo gennaio 2021-giugno 2022, sono stati conclusi 57 procedimenti con accertamento dell'infrazione e 45 con accoglimento degli impegni. Il totale delle sanzioni irrogate ammonta a 100 milioni di euro.