lunedì 11 novembre 2013
Dalle Acli all'Ac, dalla Caritas al Terzo settore: ​associazioni, sindacati e organizzazioni uniscono le forze per fronteggiare l'emergenza. Obiettivo: un piano in 8 punti da far partire già dal 2014.
IL PROGETTO I punti, le risorse e la realizzazione di Francesco Riccardi (25/7/2013)
COMMENTA E CONDIVIDI
Nasce l"Alleanza contro la povertà in Italia": associazioni, sindacati e organizzazioni uniscono le forze per fronteggiare l'emergenza che da anni colpisce il nostro Paese. "Stiamo prendendo sul serio il tema della povertà assoluta, tema fondamentale per costruire coesione sociale nel nostro Paese", spiega il presidente nazionale delle Acli, Gianni Bottalico durante la conferenza di presentazione, oggi a Roma, dell'iniziativa. "Abbiamo voluto creare questa alleanza perchè riteniamo che il problema povertà debba essere affrontato immediatamente ma anche nella prospettiva degli anni a venire. Siamo nella fase della legge di stabilità e questo è un momento importante per prendere un'iniziativa politica precisa", aggiunge."Abbiamo individuato otto punti - spiega Bottalico - dato vita a un gruppo di lavoro con il compito di definire alcune proposte rispetto al tema della povertà. Non vogliamo lavorare su singoli provvedimenti - afferma - la nostra ambizione è quella di presentare una proposta di legge". Il primo di questi punti enuncia Bottalico è quello di "far partire da subito, dal 2014 - specifica - un piano nazionale di durata pluriennale. Tutto ciò applicando il principio della gradualità. Ci interesseremo da subito ai più deboli - promette il presidente Acli - a coloro che versano in condizioni economiche più critiche coprendo progressivamente chi sta 'meno peggio'. Cominceremo subito - afferma - con i servizi per restituire dignità ed eguaglianza ai nostri cittadini, assicurando continuità. Ciò riguarda, innanzitutto - spiega Bottalico - la sperimentazione di una nuova 'Social card'"."Non vogliamo guerre tra poveri - continua Bottalico - la legge di Stabilità vedrà altre misure per il welfare sociale in discussione, a partire dai fondi nazionali. I fondi per finanziare le misure contro la povertà assoluta non dovranno essere recuperati togliendoli ad altre fasce deboli". "Lo Stato deve fare la sua parte". Infine conclude il presidente Acli spiegando l'ultimo degli otto punti: "bisogna valorizzare la partecipazione sociale".
Secondo gli ultimi dati Istat, nel 2012 in Italia 1 milione e 725mila famiglie (il 6,8% delle famiglie residenti) risultano in condizione di povertà assoluta, per un totale di 4 milioni e 814mila persone (8% dell'intera popolazione). L'incidenza della povertà tra le famiglie ha mostrato un aumento, rispetto al 2011, di 1,6 punti percentuali a livello nazionale, di 1,8 nel nord e nel mezzogiorno e di 1 punto percentuale nel centro. E a risentirne maggiormente sono le famiglie più numerose."Entro tre mesi - dichiara Cristiano Gori, coordinatore del piano di lavoro messo a punto dall'Alleanza - presenteremo un nostro piano articolato. Punto fondamentale del nostro approccio alla lotta contro la povertà è che non vogliamo interventi spot rispetto a un anno, altrimenti è impensabile costruire qualcosa di duraturo". Aderiscono all'Alleanza, fra gli altri: Cgil, Cisl, Uil, il Forum Terzo Settore, Azione cattolica, Save the Chidren, Caritas Italiana, Lega delle Autonomie e Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: