martedì 6 agosto 2024
Si tratta di Enrico Caterino, già prefetto di Rovigo. Specie nel Delta del Po la diffusione anomala del crostaceo sta provocando gravi danni soprattutto agli allevamenti di vongole e cozze
Il neo commissario per il granchio blu Enrico Caterino

Il neo commissario per il granchio blu Enrico Caterino - Ansa

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Enrico Caterino, già prefetto di Rovigo, è stato nominato dal governo commissario straordinario al granchio blu. «Con la nomina è necessario snellire i tempi per liquidare le aziende con l’obiettivo di ripristinare una situazione di normalità - ha dichiarato Ettore Prandini, presidente di Coldiretti -. Chiediamo un incontro subito con il nuovo commissario in accordo con Veneto ed Emilia Romagna».

Il Delta del Po è la zona dove la presenza del granchio blu sta causando i danni più ingenti, facendo strage di allevamenti di vongole e cozze ma anche di telline, crostacei e piccoli pesci. A partire dalla primavera 2023 la produzione di vongole è stata praticamente azzerata: il predatore è in grado di frantumare i gusci dopo averli tirati fuori dalla sabbia dei fondali. Devastati anche gli allevamenti di cozze, come la pregiata Scardovari Dop. Si ritiene che il danno finora ammonti a 100 milioni, secondo l’Associazione Italiana Coltivatori. La situazione minaccia la sopravvivenza nella zona di oltre 2mila famiglie, denuncia Coldiretti: gran parte dei dipendenti delle cooperative e dei consorzi si trovano in cassa integrazione, strumento di cui non possono beneficiare le ditte individuali. Ma in pericolo c’è l’intero settore dell’acquacoltura, con un valore della produzione di circa mezzo miliardo. Il sottosegretario al Masaf Patrizio La Pietra ha ricordato che il governo ha stanziato per il comparto 15 milioni di euro. Altri 10 saranno affidati al neocommissario. L’invasione del granchio blu, che è stato avvistato anche nelle acque del Po, è dovuta al riscaldamento globale; anche se proprio l’aumento della temperatura delle acque dell’Adriatico, con il proliferare della mucillagine, sarebbe all’origine di una moria dei crostacei, segnalata nei giorni scorsi a Porto Tolle. Queto crostaceo è richiesto dal mercato ma la domanda non è tale da sostituire l’allevamento dei molluschi. Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia chiede misure concrete come la raccolta sistematica dei granchi blu, tecniche innovative per il controllo e il monitoraggio nelle aree colpite.

«Quello del granchio blu – ha spiegato a sua volta Canterino – è un fenomeno che va gestito, come tutti i problemi, ed io mi impegnerò al massimo. C’è la struttura da costituire, con sede presso il ministero dell’Ambiente e il costante coinvolgimento dei territori interessati, e un piano di interventi da elaborare. Bisogna farlo, dialogando e confrontandosi col settore ittico e dell’acquacoltura e coi centri di ricerca. Si parte dall’Alto Adriatico ma non ci focalizzeremo solo su Goro e Chioggia che è stato l’epicentro dell’emergenza. Dobbiamo riuscire a monitorare il tutto per controllare il proliferare di questa specie aliena».

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