Tra i banchieri italiani sono iniziate subito le consultazioni per trovare un sostituto per il posto di presidente dell’Associazione bancaria italiana, lasciato scoperto dalle dimissioni di Giuseppe Mussari. Il nome che riscuote più quotazioni è il presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna e vicepresidente dell’Acri, Antonio Patuelli, che fino a luglio era anche vicepresidente Abi e che era stato designato già come possibile successore di Mussari.Al momento il vicepresidente vicario Abi, Camillo Venesio, che ha assunto pro tempore la carica, sta così raccogliendo le opinioni fra gli associati. Lunedì è stato convocato un comitato di presidenza per decidere il metodo da seguire. Le opzioni sono ancora aperte ma sembrerebbe passare l’idea che i mesi residui del mandato interrotto da Mussari non debbano essere pertinenza ancora di un esponente delle grandi banche. Secondo gli accordi presi alla nomina di Mussari (lodo inventato dallo stesso Patuelli) infatti esiste un’alternanza ogni due mandati fra istituti grandi e piccoli. L’ipotesi sul tappeto è quindi quella di anticipare l’arrivo di un candidato degli istituti minori come se il mandato Mussari fosse a scadenza naturale.Da parte delle grandi banche non ci sarebbe alcun veto così all’arrivo di Patuelli o di altro esponente dei "piccoli" e a ridiscutere gli accordi presi. Secondo alcune fonti in tal senso si sarebbe espressa Unicredit, il cui manager Federico Ghizzoni non è interessato alla presidenza Abi perché completamente dedito al piano strategico che sta dando risultati già visibili. In ogni caso i tempi sono stretti: fra i banchieri italiani ci sarebbe la voglia di arrivare prima delle elezioni con una nuova leadership.