Si allarga ancora il calo dei prestiti bancari a famiglie e imprese che, a novembre, hanno segnato una flessione del 4%, il peggior dato dal giugno 1999, contro il -3,7% di ottobre. È quanto segnala l'Abi nel rapporto mensile secondo cui il dato risente dell'andamento dell'economia italiana e della persistente debolezza della domanda. A ottobre 2013 la dinamica dei prestiti alle imprese non finanziarie è risultata pari a -4,9% (-4,2% il mese precedente; -2,8% un anno prima). In lieve flessione la dinamica tendenziale del totale prestiti alle famiglie (-1,3% ad ottobre 2013, -1,1% il mese precedente; -0,1% a ottobre 2012). La dinamica dei finanziamenti per l'acquisto di immobili, è risultata a ottobre 2013 pari al -1,1% (-1,1% anche il mese precedente; +0,2% a ottobre 2012).Ancora giù i tassi sui prestiti. A novembre 2013, secondo quanto emerge dal bollettino mensile dell'Abi, i tassi di interesse sui prestiti si sono assestati in Italia su livelli storicamente bassi: il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese si è posizionato al 3,48% (dal 3,51% di ottobre 2013; 5,48% a fine 2007), mentre il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni al 3,57% (dal 3,59% del mese precedente; 5,72% a fine 2007), il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,80% (2 centesimi al di sotto del mese precedente; 6,18% a fine 2007).Nel terzo trimestre del 2013, ricorda l'Abi, è ripresa la contrazione degli investimenti fissi lordi, con una riduzione congiunturale annualizzata pari a circa il 2,2% (0% nel secondo trimestre). In peggioramento sono risultati anche altri indicatori riferiti all'attività delle imprese: l'indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito su base annua - per la volta - ad ottobre 2013 di -1,1%. Continua peraltro ad aumentare il numero di fallimenti delle imprese.Infine nel corso del terzo trimestre del 2013 si è registrata ancora una significativa diminuzione della domanda di finanziamento delle imprese legata agli investimenti.